Le indagini, che stamani hanno portato al fermo di 33 persone, anche con il contributo dell’agenzia delle dogane, hanno messo in luce le infiltrazioni dell’organizzazione criminale in alcuni settori agroalimentari, sia in ambito regionale che nazionale, documentando anche i rapporti transnazionali strumentali allo sviluppo di tali importanti traffici commerciali.

 

‘Ndrangheta: blitz contro la cosca Piromalli: 33 fermi (VIDEO-NOMI)


Antonio Piromalli (in foto), attraverso la società “p.p. foods srl,”, specializzata nell’operazioni di import-export di prodotti olivicoli ed ortofrutticoli, riusciva ad esercitare un controllo rilevante sulla produzione calabrese in tali settori.


Nel comparto oleario, è emerso il prioritario interesse della cosca nell’attività di intermediazione nella vendita dei prodotti di alcune società calabresi, arrivando a controllare di fatto una buona parte della filiera produttiva e commerciale, stabilendo a monte i prezzi di vendita dell’olio, i quantitativi da esportare e le somme da incassare in base al prodotto venduto.


È stata inoltre individuata la rete di instradamento degli ingenti quantitativi di tali prodotti negli Stati Uniti, in relazione alla quale gli accertamenti dell’agenzia delle dogane hanno fatto emergere l’esistenza di condotte illecite in ambito commerciale, fiscale e doganale, con presupposti evidenti di riciclaggio di denaro.


Il ruolo di Rosario Vizzari - Grazie alla cooperazione con l’Fbi, è stata compiutamente delineata la struttura organizzativa estera incaricata della distribuzione, facente capo a Rosario Vizzari, imprenditore residente nel New Jersey, organico alla cosca ed a capo di un’articolata holding, costituita da società di stoccaggio e distribuzione merci, una delle quali con una sede operativa in provincia di Milano. Vizzarri, grazie ad una salda rete di contatti tra Boston, Chicago e New York, è risultato in grado di curare l'introduzione di ingenti quantità di prodotti provenienti dalla lavorazione dell’olio di oliva da inserire nel circuito della grande distribuzione collegata alcuni ipermercati americani.


In tale quadro, il collaterale organismo statunitense ha in corso una serie di approfondimenti volti ad individuare le operazioni di riciclaggio di denaro di provenienza illecita e riscontrare i delitti di frode in commercio e contraffazione alimentare.


Altro settore coltivato da Antonio Piromalli, per il tramite di società di riferimento "p&p foods srl", è risultata l’esportazione di prodotti ortofrutticoli verso i mercati del nord Italia, controllando le aziende “Ortopiazzola srl” e la “Polignanese s.r.l.”, (sottoposte a sequestro) inserite nel mercato ortofrutticolo milanese, a cui assicurava, per il tramite del consorzio Copam di Varapodio (Rc), la fornitura dei prodotti, garantendo, con le note tecniche di intimidazione, prezzi di acquisto concorrenziali e il buon esito delle operazioni commerciali.