Dalle intercettazioni emergono alcuni retroscena riguardanti le ultime elezioni comunali di Gioia Tauro e l’appoggio all’ormai ex primo cittadino da parte dei Guerrisi. Ma non mancano duri conflitti fra gli appartenenti al clan
Il collaboratore di giustizia Furfaro delinea in poche battute cosa sia davvero il clan di Gioia Tauro: «Se i Piromalli avessero voluto, dei Brandimarte non sarebbe rimasto nulla in 48 ore».
Il clan aveva già sentenziato la morte di Michele Zito. Ma i controlli di polizia, fatti di proposito sul tragitto dei killer, e il successivo arresto, fecero abortire l’idea dell’omicidio
Incoronato dal padre come suo successore, ha scelto Milano come sede strategica per condurre gli affari, senza rinunciare al controllo del territorio di Gioia Tauro, grazie ad una fitta rete di comunicazione
Dalle indagini emerse le infiltrazioni dell’organizzazione criminale in alcuni settori agroalimentari e documentati i rapporti transnazionali strumentali allo sviluppo delle importanti traffici commerciali