L’indagine della polizia e della Dda porta alla luce una tentata estorsione pluriaggravata che sarebbe stata messa in atto dai boss Luigi Mancuso, Antonio La Rosa, Giuseppe Accorinti e Gregorio Giofrè
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
È finita all’attenzione degli investigatori della polizia – coordinati dalla Dda di Catanzaro – anche la vicenda della costruzione dell’ospedale pediatrico di Drapia nell’ambito dell’inchiesta denominata Olimpo. Una vicenda che costa l’imputazione di tentata estorsione pluriaggravata ai seguenti indagati: Antonio La Rosa, 61 anni, detto “Ciondolino”, indicato come il boss di Tropea, Gregorio Giofrè, 60 anni, di San Gregorio d’Ippona, Luigi Mancuso, 69 anni, di Limbadi, Giuseppe Ferraro, 29 anni, di Brattirò di Drapia, e Giuseppe Accorinti, 64 anni, di Zungri.
Accanto all’ospedale pediatrico è stata prevista la costruzione di un centro di ricerca, di un santuario e di un villaggio per sofferenti su commissione della fondazione “I discepoli di Padre Pio”. Le indagini, ad avviso del gip, hanno «documentato il vivo interessamento delle diverse articolazioni di ‘ndrangheta rispetto ai lavori».
Continua a leggere l'articolo su IlVibonese.it