Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Gettano un fascio di luce anche sugli interessi politici ed elettorali di Leonardo Sacco, 38 anni, leader da oltre 15 anni della “Fraternita Misericordia” di Isola Capo Rizzuto, gli atti dell’operazione antimafia “Jonny” che hanno portato in carcere lo stesso Sacco e don Leonardo Scordio, parroco di Isola.
I carabinieri del Ros di Catanzaro, in ottemperanza a quanto disposto dalla Dda del capoluogo di regione, hanno infatti concentrato una parte della loro attività investigativa su diversi settore di interesse di Leonardo Sacco. Fra questi, un apposito capitolo viene dedicato “All’attivo coinvolgimento di Sacco Leonardo nella campagna elettorale in favore di Wanda Ferro”, candidata nel 2014 a presidente della giunta della Regione Calabria con il centrodestra e poi uscita sconfitta contro l’attuale governatore Mario Oliverio.
Siamo al 18 settembre del 2014 (le elezioni regionali si sono poi tenute nel novembre dello stesso anno) e gli investigatori intercettano un SMS che Leonardo Sacco dal suo numero invia a quello “in uso a Wanda Ferro”. Questo il messaggio inviato da Leonardo Sacco agli atti dell’inchiesta “Jonny”: “Cara Wanda Buongiorno. Questo è il mio numero. Aspetto che mi dici quando possiamo incontrarci nella prossima settimana. Un abbraccio. Leonardo Sacco.”
Alle ore 14:02 del 21 ottobre 2014 Leonardo Sacco invia invece il seguente SMS al numero in uso a Wanda Ferro: “Cara Wanda come va? Ci siamo? Fammi sapere. Un abbraccio. Leonardo Sacco”. Quindi il 16 novembre del 2014 lo stesso Sacco invia un altro messaggio allo stesso numero: “Cara Wanda, capisco i tuoi molteplici impegni ma non puoi tralasciare dalla tua campagna il territorio di Isola Capo Rizzuto. Ti prego di comunicarci una data ed organizzeremo il tutto. Un abbraccio. Leonardo Sacco Misericordie della Calabria”.
Sera del 16 novembre, Leonardo Sacco viene così contattato telefonicamente da un “uomo della segreteria di Wanda Ferro” al quale il leader delle “Misericordie” spiega di essere rimasto con Wanda Ferro per un evento elettorale da tenere “lunedì”. I due alla si accordano per “martedì in piazza del Popolo”, con Leonardo Sacco che assicura al suo interlocutore di riuscire a “riempire la piazza”, sempre che Wanda Ferro non preferisca invece un luogo chiuso. In tal caso Leonardo Sacco assicura di avere a disposizione una “Sala Congressi a Isola Capo Rizzuto da 600 posti” e di essere in grado di “riempirla” di sostenitori di Wanda Ferro. Alla fine i due concludono comunque per un appuntamento elettorale in piazza con l’interlocutore di Sacco che annota “in alternativa il salone del palazzo vescovile”.
Il “problema del sindaco”. Concordato l’appuntamento elettorale, la preoccupazione di Leonardo Sacco sarebbe stata quella di coinvolgere nell’evento elettorale il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Gianluca Bruno. L’uomo della segreteria della Ferro spiega però a Sacco che fare una manifestazione elettorale con solo candidato accanto a Wanda Ferro “significa automaticamente scontentare tutti gli altri”, mentre va invece fatta per l’occasione “una cosa di colazione e che sia organizzata dalla sua Misericordia”, con il sindaco Gianluca Bruno che verrebbe in ogni caso nominato “da Wanda” nel corso del comizio elettorale.
“L’incarico di Leonardo Sacco”. Ma come avrebbe fatto Leonardo Sacco a riempire la piazza di Isola Capo Rizzuto per sostenere Wanda Ferro? Per gli inquirenti significativa è un’intercettazione in cui il leader della “Misericordia” il giorno prima del comizio informa dell’evento elettorale Antonio Poerio, fra i principali indagati per associazione mafiosa dell’inchiesta “Jonny”. “Domani sera alle nove viene Wanda Ferro in piazza” spiega Sacco a Poerio. E quest’ultimo di rimando: “E che devo fare io?”. Questa la risposta di Sacco: “Eh…viene per noi…dobbiamo riempire la piazza, vedi tu, portate cristiani…vedi…cose…avvisa tutti…tutti i dipendenti…chiama a tutti”.
Chiusa la conversazione con Poerio, Leonardo Sacco invita poi altri tre interlocutori finiti nell’inchiesta Jonny - fra cui pure il nipote di un soggetto ora in carcere per associazione mafiosa con l’accusa di essere a capo del “locale di ‘ndrangheta” di Erba, in Lombardia – a portare “cristiani in piazza per Wanda Ferro”. Il 18 novembre, inoltre sempre Sacco chiama una donna alla quale chiede di portargli “un libro, la presentazione ed un bigliettino con relativa busta da unire al mazzo di fiori che ha già preso, tutti doni – annotano gli investigatori - destinati al candidato alla Regione Calabria Wanda Ferro, attesa per il comizio”.
La sera del comizio. E’ il 18 novembre 2014 e alle ore 21:10 Leonardo Sacco chiama Wanda Ferro – che sta raggiungendo Isola Capo Rizzuto per il comizio elettorale - sul telefonino e i due “concordano – scrive il Ros – che in attesa del suo arrivo aprirà il comizio il suo candidato, nonché sindaco di Isola Capo Rizzuto, Gianluca Bruno. Wanda Ferro dice di trovarsi sulla Ss 106”. Ore 21:29 ed i carabinieri intercettano invece un SMS inviato da Sacco al sindaco Gianluca Bruno: “Avvisa che i panini sono gratis”. Alle ore 21:54 è invece Wanda Ferro che chiama sul telefonino Leonardo Sacco che viene informato dalla candidata alla presidenza della Regione Calabria “della sua intenzione di ringraziare durante il comizio la Misericordia per l’organizzazione della serata. Leonardo Sacco dice che va bene e che la sta attendendo”.
I ringraziamenti e la fattura. Il 24 di novembre è quindi una persona della segreteria di Wanda Ferro a chiamare Leonardo Sacco per ringraziarlo “per tutto quello che è stato fatto” in occasione del comizio elettorale, con un Leonardo Sacco pronto a rispondere: “Ci mancherebbe…”. Ma c’è un problema: la segreteria politica di Wanda Ferro deve recapitare una fattura “che deve essere intestata a quella società di Roma…una fattura di servizi vari….perchè…mmm….ok? I servizi vari che abbiamo fatto, non fa specifico riferimento, sono servizi vari” spiega l’interlocutore di Sacco. Per quest’ultimo non c’è però alcun problema: che la fattura venga mandata direttamente alla società o alla parrocchia non fa differenza. Basta suonare in tale ultimo luogo “e – spiega Leonardo Sacco – aprirà la segreteria della Misericordia”. La stessa “Misericordia” che, stando alle ipotesi investigative, sarebbe scesa direttamente in campo nelle regionali del 2014 per sostenere elettoralmente Wanda Ferro, da poco entrata in Consiglio regionale.
Giuseppe Baglivo