Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo il ricorso presentato dal legale Aldo Ferraro, ha annullato l'ordinanza cautelare che il Gip di Catanzaro aveva emesso nei confronti della sua assistita per il reato di partecipazione ad altrettanta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, quale articolazione della cosca mafiosa dei Cerra-Torcasio-Gualtieri.

 

Il Tribunale ha quindi accolto quanto rilevato dall'avvocato Ferraro secondo cui mancano elementi che consentano di ritenere l'esistenza di uno stabile ed organico inserimento della De Biase all'interno di una associazione che, secondo l'accusa, avrebbe invece operato sin dal maggio del 2014, laddove l'unico episodio che vedeva coinvolta la sua assistita si risolveva nella detenzione di stupefacente rinvenuto nella sua disponibilità il 24/12/2016, e per il quale pende altro procedimento dinanzi al Tribunale di Lamezia Terme ed è sottoposta agli arresti domiciliari.

 

Tale pronuncia segna un decisivo mutamento della posizione di De Biase Francesca Antonia visto che tra i reati originariamente contestati di associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione di esplosivi, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione di stupefacenti, resta in piedi solo la detenzione di sostanze stupefacenti, rispetto al quale, però, si pone un problema di bis in idem essendo oggetto di altro procedimento presso il Tribunale lametino, nel quale non viene contestato alcun collegamento con il contesto complessivo emerso dall'operazione “Crisalide”.