Torna in libertà l’ingegnere coinvolto nell’inchiesta condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza che avrebbe fatto luce su una serie di illeciti riguardanti appalti truccati
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Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Castrovillari, Luca Colitta, nei confronti dell’ingegnere Franco Vercillo, nell’ambito dell’operazione denominata “Comune accordo”.
Vercillo ed i suoi difensori, Enzo Belvedere, del foro di Cosenza ed Emilio Franzese, del foro di Castrovillari hanno dimostrato la completa erroneità della lettura di fatti amministrativi, in relazione a gare di appalto del Comune di Corigliano, che ne avevano dato il Pm prima ed il gip poi.
Si contestava un’ipotesi di falsità ideologica, per aver attestato l’ingegnere Vercillo di aver una ditta subappaltatrice la categoria corrispondente a quella richiesta per quel settore di lavori, ignorando, l’ordinanza gravata, che la “corrispondenza” fosse ricompresa in una Deliberazione dell’ANAC N. 165, all’Adunanza dell’11/6/2003. Si contestavano, ancora, ipotesi di turbata libertà degli incanti, quando Vercillo avrebbe dimostrato, con documentazione evidente, la patente ineccepibilità della sua condotta.
«L’amarezza di una indagine che si conclude con inopinata misura cautelare nei confronti di illustre professionista, sta nel fatto che non sia stata allo stesso previamente consentita una agevole difesa dalla cultura, molto distorta, del sospetto. Le misure cautelari devono essere utilizzate cum grano salis, soprattutto mai avendo presente solo la voce d’accusa, ma, laicamente e non fideisticamente, dando la possibilità di una difesa al cittadino, prima che quello per bene subisca l’ingiusta onta! Comunque, un Tribunale, finalmente terzo, ha saputo valutare la condotta integerrima e cristallina di una persona che ha fatto di tali qualità ragione di vita!» - hanno affermato i legali Vincenzo Belvedere ed Emilio Franzese.