Il 38enne di Rosarno si è presentato al Comando gruppo dei Carabinieri di Gioia Tauro accompagnato dal proprio legale. Avrebbe supportato gli emissari delle cosche inviati in Colombia per trattare con i narcos
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I Carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo di Gioia Tauro e della Tenenza di Rosarno, ieri 10 luglio, hanno dato esecuzione al provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso nell’ambito dell’operazione Ares dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria a carico di Cristian Pagano, 38enne di Rosarno. L’interessato, che si era sottratto all’esecuzione della notte precedente, si è presentato presso il comando Gruppo dei Carabinieri di Gioia Tauro accompagnato dal proprio legale di fiducia.
Sul conto del soggetto fermato grava l’accusa di aver fatto parte dell’associazione, promossa, diretta, organizzata e finanziata da Giovanni Battista Cacciola e da Rosario Grasso cl.82, il cui fine era quello di importare nel territorio nazionale dal Sud America ingenti quantitativi di Cocaina e dalla Spagna notevoli quantitativi di hashish.
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Le indagini svolte hanno consentito di definire le responsabilità penali dell’interessato che offriva all’organizzazione una serie di servizi funzionali al perseguimento degli scopo illeciti dell’aggregazione criminale di riferimento. Una delle mansioni affidate al Pagano riguardava il supporto logistico degli emissari della cosca inviati nei paesi dell’America Latina, specie in Colombia, dove trattavano le partite direttamente con i narcos dei cartelli colombiani. I referenti delle cosce, inoltre avevano l’onere di curare tutte quelle mansioni necessarie ad inviare la droga nel vecchio continente, dove generalmente giungeva nei container spediti via mare e destinati negli approdi del nord Europa. La persona sottoposta al fermo di indiziato di delitto, dopo le formalità di rito, è stata associata al carcere di Reggio Calabria Arghillà.
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