Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha disposto la scarcerazione di Santino Procopio disponendo la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari.
L'uomo era rimasto coinvolto nell'inchiesta denominata Anteo coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro, i quali hanno eseguito nelle province di Catanzaro, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Monza e Brianza e Roma un’ordinanza di misura cautelare a carico di trenta persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, tentata e consumata, anche con l’aggravante mafiosa, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi anche clandestine e da guerra, detenzione di materiali esplodenti e furto.

Santino Procopio è accusato di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Oggi in accoglimento del ricorso proposto dall’avvocato Antonio Lomonaco ha ottenuto la scarcerazione.