Lamezia Terme - Torna a casa l’imprenditore Franco Perri, proprietario, tra l’altro del centro commerciale Due Mari, e arrestato nell’ambito dell’operazione Andromeda che lo scorso 14 maggio ha disarticolato a Lamezia Terme le cosche Iannazzo e Cannizzaro Daponte con ben 45 arresti. A Perri il Tribunale della Libertà ha concesso i domiciliari. Per le accuse l’uomo era diventato organico alla cosca Iannazzo  alla quale non avrebbe esitato a chiedere la gambizzazione di suo fratello Marcello per motivi di carattere economico.


Sarebbe stata di ben 20 mila euro la cifra pattuita con il clan per dare una lezione al fratello. A rivelarlo sarebbero stati tre pentiti che avrebbero spiegato che dietro il gesto ci sarebbe stato il vizio della cocaina che, insieme a quello delle donne, stava portando Marcello Perri a dilapidare il patrimonio familiare. L’arma scelta, invece, sarebbe stata una 7.65, pistola a basso potenziale perché non doveva uccidere ma solo dare un avvertimento.


Ma non solo. Durante le indagini dell’operazione Andromeda, la Squadra Mobile di Catanzaro sotto il coordinamento della locale Procura Distrettuale Antimafia, ha ricostruito anche la vicenda che aveva portato anni addietro alla sparizione della bara del padre di Perri, Antonio, ucciso nel 2003 da esponenti della cosca Torcasio.