La Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo d'indagine per omicidio colposo. Il sindacato di base rilancia: «Una tragedia che si poteva e doveva evitare»
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L'usb ha proclamato per il 26 maggio una giornata di sciopero generale per focalizzare l'attenzione sulla tutela della salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L'occasione offerta dall'incidente avvenuto nei giorni scorsi all'interno dell'impianto Calme di Marcellinara. Un uomo di 62 anni, Giuseppe Tomaino, è morto mentre svolgeva l'attività nello stabilimento.
«Un’altra morte, l’ottava quest’anno in Calabria, che poteva essere evitata» è il commento dell'Usb. La Procura di Catanzaro sul caso ha aperto un fascicolo d'indagine per omicidio colposo e l'area all'interno del cementificio è stata sottoposta a sequestro.
«Crediamo che un uomo di 62 anni in fabbrica non ci dovrebbe stare, che dovrebbe vivere in tranquillità godendosi il meritato riposo dopo una vita di sacrifici. Purtroppo, viviamo in un Paese in cui l’età di pensionamento è stata portata a 67 anni (con 20 di contributi!) e così siamo costretti ad assistere ad un’altra tragedia che si poteva e si doveva evitare».
«Proprio per questo ci sentiamo ancora più convinti nel continuare la battaglia affinché venga istituito il reato di omicidio sul lavoro. In un paese in cui, durante la normale attività lavorativa, muoiono più di tre persone al giorno, questa è la risposta minima che uno Stato che si dice democratico deve dare».
«In questo momento di profondo lutto, l'Unione sindacale di base nello stringersi al cordoglio della famiglia di Giuseppe Tomaino si impegna a supportarla, qualora fosse richiesto, nella ricerca di giustizia e nel perseguire la piena responsabilità legale per questa tragedia». Lo sciopero avrà quali argomenti l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, l’aumento reale dei salari e l’introduzione del salario minimo, la difesa del reddito di cittadinanza, la richiesta di una nuova stagione di assunzioni nella pubblica amministrazione.