Ondata di solidarietà per il gruppo Ionà vittima di una grave intimidazione questa notte quando un ordigno è stato fatto esplodere davanti a una delle loro concessionarie di automobili a Rende. 

La solidarietà di Occhiuto

«Solidarietà alla famiglia Ionà, vittima di una gravissima intimidazione. Un ordigno è stato fatto esplodere davanti ad una loro concessionaria di automobili a Rende. Bene che il titolare abbia subito denunciato. La criminalità va combattuta e isolata con coraggio e determinazione». Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Cannizzaro: «Tutta la Calabria è al vostro fianco»

«Le intimidazioni sono una vigliaccata, non c’è altro modo per definirle. A prescindere da chi e da come vengono perpetrate, sono un atto vile e sporco, che merita l’indignazione e la risposta ferma di tutta la Calabria perbene, vale a dire quel 99,9% stanco di questo modus operandi che per troppo tempo ha danneggiato pesantemente la serenità di onesti lavoratori e l’immagine di un’intera regione. Motivo per cui sono e sarò sempre in prima fila a sostenere chi subisce gli arroganti tentativi di prepotenza da parte del malaffare, come in questo caso la famiglia Ionà»

Così Francesco Cannizzaro intervenendo sull’episodio intimidatorio di Rende con cui è stata colpita la concessionaria Cupra del Gruppo Ionà, affermata famiglia imprenditoriale calabrese, attiva da cinquant’anni nel mondo dei motori.

«Conosco personalmente l’azienda e la famiglia Ionà, Emanuele in particolare, a cui mi lega un forte legame di stima ed amicizia. Credo proprio che questo genere di episodi anziché scalfire il gruppo lo abbia invece fortificato. Ho sempre pensato, e oggi lo ribadisco, che le persone perbene, che lavorano, fanno sacrifici, si fanno apprezzare per ciò che fanno, non possono essere scalfite da certi atti e atteggiamenti. L’importante è non abbassare mai la testa. E, conoscendo Emanuele e tutte le persone a lui vicine, sono sicuro che continueranno ad andare avanti a testa ancora più alta.

A tutti i componenti della famiglia Ionà e delle aziende del Gruppo arrivi il mio più caloroso abbraccio di incoraggiamento – aggiunge in conclusione il deputato reggino - ed un sincero invito a non lasciarsi minimamente scoraggiare. Li deve accompagnare l’assoluta certezza che in questo momento tutti i calabresi sono al loro fianco».

Furgiuele: «Atto vigliacco»

«Colpire un imprenditore sano è da vigliacchi». Così Domenico Furgiuele in una nota. «Esprimo solidarietà e vicinanza umana ad Emanuele Ionà che ha subito un attacco alla sua attività commerciale di Rende. Un gesto che preoccupa poiché, al di là dei danni prodotti dalla esplosione avvenuta davanti alla concessionaria auto, esso assume una valenza simbolica inquietante, anche in prospettiva futura. Appare come un messaggio di stampo mafioso a danno di una famiglia che si è sempre distinta per lungimiranza e spirito di innovazione. Ma la Calabria non si piegherà alla tracotanza criminale di chi vuole ostacolarne lo sviluppo attraverso l'iniziativa imprenditoriale. Questo vile atto renderà  ancora più forte il gruppo Ionà Ad Emanuele e alla sua famiglia l'invito a non farsi scoraggiare. Non sei solo, non siete soli, la Calabria sana è con voi».

Mascaro: «Vile atto intimidatorio»

«Il vile atto intimidatorio posto in essere nella tarda serata di ieri a danno della Concessionaria Autoionà conferma ancora una volta la necessità di non abbassare la guardia di fronte a criminalità efferata e senza scrupoli che continua purtroppo ad arruolare i nostri giovani, quali quello ripreso dalle telecamere, armandoli di ordigni il cui fragore è purtroppo ben superiore a quello percepito nelle immediate vicinanze.

Doverosa e spontanea è, quindi, la solidarietà ad imprenditori illuminati e coraggiosi quali Vivienne ed Emanuele Ionà che, partendo dalla loro Lamezia, hanno man mano esteso le proprie attività in diverse altre importanti realtà calabresi ivi portando capacità manageriali ed occupazione, con conseguente crescita dei territori». Così in una nota il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro.

«Di certo, ancora una volta le Forze dell'Ordine e la Magistratura riusciranno a consegnare alla giustizia mandanti ed esecutori di un gesto tanto barbaro quanto vigliacco, indice di atavica sottocultura. In ogni caso ed ancora di più, in maniera coesa, occorre dire no alla criminalità e lavorare giornalmente anche per rimuovere le cause, quali la mancanza di lavoro, che rendono più semplice reclutare giovani ai quali invece occorre dare anzitutto formazione culturale e stabilità lavorativa. È una grande sfida che la Calabria potrà vincere sostituendo al rumore cupo degli ordigni la voglia di ciascuno di contribuire alla crescita di una terra a volte amara ma che resta in ogni caso stupenda ed incantevole».

Mangialavori: «Solidarietà alla famiglia Ionà»

«La mia solidarietà alla famiglia Ionà, destinataria dell’ennesima intimidazione a opera della malavita. È dovere di tutte le istituzioni stare vicini agli imprenditori che fanno crescere la Calabria, che hanno il coraggio di denunciare i criminali e di non abbassare la testa davanti alle loro inaccettabili richieste. Sono certo che la famiglia Ionà continuerà a lavorare per la crescita del proprio gruppo e per il benessere dei propri dipendenti, senza lasciarsi abbattere da questo atto vile e intollerabile». scrive il senatore Giuseppe Mangialavori.

La solidarietà di Alecci

«Intendo esprimere tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà alla famiglia Ionà e ai dipendenti del Gruppo, per il violento atto intimidatorio che ha danneggiato gravemente una delle loro concessionarie di auto a Rende, in provincia di Cosenza» - scrive in una nota Ernesto Alecci. «Una famiglia storica nel settore dell’automotive, che ha risposto con fermezza a questo vigliacco attacco con la pronta denuncia alle Forze dell’Ordine. Casi come questo e come quello perpetuato ai danni dell’azienda Guglielmo di Copanello di Stalettì alla fine del mese di luglio, devono rappresentare uno squillante campanello d’allarme. Occorre difendere con tutte le nostre forze e tutti gli strumenti a disposizione queste realtà imprenditoriali importantissime per lo sviluppo dei nostri territori. Queste famiglie, come tante altre nella nostra regione, da decenni investono e creano posti di lavoro in contesti difficili, con sacrifici e una dedizione quasi eroica: si tratta di un patrimonio che la nostra regione non può permettersi di perdere».

Bruno Bossio: «Fare piena luce»

«L'ordigno fatto esplodere davanti l'autoconcessionaria Ionà, nell'area industriale del comune di Rende è un atto di inaudita gravità». Lo ha dichiarato la deputata del Pd, Enza Bruno Bossio. «Le modalità dell'attentato fanno supporre che ci si trova davanti ad un gesto di intimidazione rivolto verso una delle aziende più qualificate del settore nell' ambito del sistema imprenditoriale del Sud d'Italia. Oltre ad esprimere solidarietà all' imprenditore Ionà- ha proseguito Bruno Bossio- confido nell'operato della magistratura e delle forze dell'ordine affinché venga fatta piena luce ed assicurato alla giustizia l'autore di questo grave atto. L'esplosione della notte scorsa - ha concluso la parlamentare PD - va intesa non solo come un atto di violenza contro l' azienda Ionà ma anche come una minaccia rivolta sicurezza delle attività commerciali ed imprenditoriali che si svolgono in una zona industriale tra le più sviluppate della Calabria».

Ferro: «Intollerabile»

«Auspico che i responsabili del gravissimo atto intimidatorio ai danni della famiglia Ionà siano presto assicurati alla giustizia. È intollerabile che importanti attività economiche calabresi debbano subire attentati gravi come l’esplosione di un ordigno davanti alla concessionaria di automobili di Rende». È quanto afferma il deputato Wanda Ferro, che prosegue: «Ammiro la determinazione degli imprenditori, che hanno subito denunciato l’accaduto, dimostrando la ferma volontà di non piegarsi e anzi di reagire alle logiche di violenza e sopraffazione di una criminalità vigliacca che tenta di affamare la nostra terra, colpendo quelle aziende che con capacità e sacrificio creano economia e danno lavoro a tante famiglie. Rivolgo la mia solidarietà a Emanuele Ionà, ai suoi familiari, a tutti i dipendenti, nella certezza che questo atto vile sarà uno stimolo a rafforzare il loro impegno, con il sostegno della Calabria perbene».