VIDEO | Bernardi parla di numeri allarmanti ma situazione sotto controllo: «Il contagio si è moltiplicato, ma le persone vaccinate non hanno gravi conseguenze»
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«I tracciamenti sono saltati, come nel resto del mondo. Non potrebbe essere altrimenti», ammette senza remore il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia Maria Bernardi, intervenuta in diretta nel corso del tg di LaCnews24 delle 14.30.
La quarta ondata di contagi Covid ha finito per travolgere anche il Vibonese che ad oggi conta oltre 6mila infetti. «I tracciamenti sono saltati ovunque, non solo a Vibo Valentia – ribadisce-. Giornalmente registriamo dai 600 ai 700 positivi, che andrebbero moltiplicati almeno per 4 familiari. Sono numeri ingestibili».
Il decreto del Governo secondo cui basta un tampone antigenico per uscire dalla quarantena parla chiaro: «I positivi, che siano sintomatici o asintomatici, devono osservare 10 giorni di quarantena, i contatti stretti, se con seconda dose di vaccino, invece, 5 giorni di isolamento. Quelli con la terza dose booster non devono fare alcuna quarantena, ma autosorveglianza utilizzando la mascherina Ffp2 e il distanziamento. Chi invece non ha il vaccino deve fare 10 giorni di quarantena e poi il test».
A Vibo record di contagi da Omicron
Vibo risulta tra le 32 province italiane in cui la variante Omicron è più diffusa. «I numeri sono allarmanti, ma la situazione è sotto controllo», assicura la Bernardi che aggiunge: «Il contagio si è moltiplicato, ma le persone vaccinate non hanno gravi conseguenze, anche se si ammalano lo stesso». L’Oms ha detto che i vaccini in uso sono praticamente inutili contro il contagio della nuova variante: «Non è corretto semplificare così – risponde -. Chi non è vaccinato va a finire in Rianimazione e rischia la vita, chi invece è vaccinato con la terza dose è asintomatico. Guai a non vaccinarci».
«In Rianimazione finiscono i no vax»
Per il commissario straordinario dell’Asp la situazione a Vibo Valentia non è allarmante «anche perché, a differenza del recente passato e malgrado l’alto numero di contagi, gli ospedali stanno reggendo bene. La situazione è in evoluzione ed è costantemente monitorata. Oltre ad avere potenziato il personale Usca, sono stati attivati 10 posti letto nel reparto di Medicina in attesa di aprire il reparto Covid all’ospedale di Tropea che prevede 26 posti letto. A ciò si aggiungono gli attuali 10 posti in Malattie infettive che a breve saranno implementati a 16, oltre ai 6 posti di Obi Covid. «Attualmente il reparto non è saturo», tranquillizza la responsabile dell’Asp, non nascondendo come l’unica preoccupazione sia per i soggetti fragili, ovvero gli allettati e i pazienti polipatologici per i quali, una volta contratto il Covid, necessita ricovero ospedaliero». In parole povere «in Rianimazione ci finiscono i no vax e al limite quelli con la seconda dose ma con altre patologie», conclude Maria Bernardi.