Otto colpi di pistola. Tanti ne ha sparati Antonio Russo, 25 anni, per mettere a segno l'omicidio-suicidio che questa notte ha spazzato via la sua vita e quella di Ilaria Sollazzo, 31, madre di sua figlia, una bimba di appena due anni e mezzo. Sette proiettili hanno raggiunto la vittima, mentre si trovava seduta nella sua auto, l'ultimo, invece, Antonio l'ha usato per colpirsi alla testa.

I due, che vivevano a Scalea, fino a pochi mesi fa erano una coppia. Poi lei avrebbe deciso di interrompere la relazione e rimanere con la bimba nella villetta di via Borsellino, mentre lui avrebbe provato più volte a ricucire il rapporto con la ex. Ma le conversazioni, stando a quanto riferiscono alcuni conoscenti, ultimamente erano diventate burrascose. Tra i due ci sarebbe stata una lite, l'ennesima, anche questa notte. Lui l'avrebbe raggiunta fino a casa, a bordo di un'Audi nera, lei sarebbe rimasta al volante della sua vettura, parcheggiata a una cinquantina di metri dalla sua abitazione. In pochi minuti, la tragedia. Lui avrebbe estratto la pistola e freddato le ex compagna, morta sul colpo, e successivamente avrebbe premuto il grilletto puntandosi l'arma alle tempie.

La separazione

Lei, figlia di un albergatore del posto, lui, fondatore insieme al padre di una agenzia di servizi di vigilanza, per anni erano stati una famiglia e dalla loro unione era nata una bimba. Poi, qualche mese fa, lei aveva deciso di troncare la storia e rimanere sola con la piccola nella villetta di via Borsellino. Lui non riusciva a rassegnarsi ed erano cominciate le liti.

La tragedia

Stanotte, poi, i due si sono ritrovati a pochi metri da casa di lei. Lui è arrivato nella sua Audi nera, lei, invece, era a bordo della sua Lancia Ypsilon bianca. Poi, da quanto trapelato, lui si sarebbe introdotto nella vettura della ex compagna, appena rientrata da una serata con amici, e avrebbe cominciato a urlare, chiedendo spiegazioni. L'alterco è degenerato. Lui avrebbe sparato a bruciapelo sette colpi di pistola, alcuni forse attraverso il parabrezza andato in frantumi, lasciando la madre di sua figlia agonizzante. Davanti al fatto compiuto, lui avrebbe puntato l'arma contro sé stesso, all'altezza delle tempie, e avrebbe premuto un ultimo colpo. La tragedia si è consumata nel giro di pochi secondi.

I corpi senza vita

Quando il fatto è stato scoperto, erano già passati lunghi minuti. Immediatamente, i militari della compagnia dei Carabinieri di Scalea, coadiuvati della polizia locale, hanno recintato la zona per consentire i rilievi di rito. Dopo l'apertura delle indagini, disposta dalla procura di Paola, il magistrato di turno ha autorizzato il trasporto delle salme all'ospedale di Cetraro e ordinato che sui corpi venga eseguita l'autopsia.