Una fiaccolata silenziosa contro la violenza. Così il parroco di Seminara, parlando dall’altare della chiesa della frazione Sant’Anna, ha presentato la manifestazione nata dalla collaborazione con il Comune. Il corteo, con in testa il sacerdote e il sindaco Giovanni Piccolo – avvolto dalla fascia – si è snodato lungo la via principale del piccolo borgo dove viveva Francesca Romeo, la dottoressa uccisa sabato scorso dopo il turno nella guardia medica di Santa Cristina d’Aspromonte. 

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Non è stato fatto riferimento a quest’ultimo fatto di sangue, ma certamente esso è stato il vero motore di una reazione collettiva che a margine della fiaccolata in tanti hanno apprezzato. «Me la ricordo da bambina ma era da anni che non la vedevo», dice un seminarese, «era tutta casa e lavoro», le fa eco una compaesana.

Il marito della vittima, un medico rimasto ferito nell’agguato, non ha partecipato alla fiaccolata e la casa, nei pressi della quale ha sfilato il corteo, rimane ancora vuota. «La comunità è ancora sotto choc – afferma Carmela Gioffrè, giovane presidente del Consiglio comunale – anche perché non si da spiegazioni rispetto ad un movente che rimane misterioso».

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Nel corteo si sono intravisti fra gli altri il segretario metropolitano della Cgil, Gregorio Pititto, insieme a vari dirigenti sindacali, nonché l’ex sindaco Salvatore Costantino, che ebbe il marito della vittima tra i suoi assessori diversi anni fa. «Siamo arrabbiati per tutta questa violenza», chiosa una giovane che ha seguito la fiaccolata con il marito, che spiega: «Siamo qui anche per il senso civico che è giusto che animi tutti».