Avrebbe prelevato dalla cassaforte la pistola e atteso che Antonio Ranieri terminasse le attività nel fondo di sua proprietà in località Conca. Lo avrebbe, quindi, raggiunto mentre questo entrava nella sua autovettura innescando un divebio al cui culmine avrebbe esploso un primo colpo che ha attinto la vittima alla nuca. Constatando che l'uomo ancora si muoveva nel tentativo di difendersi avrebbe quindi esploso altri due colpi, finendolo. 

 

E' questa l'ipotesi avanzata dall'accusa nei confronti di Mario Riccelli, l'uomo di 63 anni originario di Montauro, accusato dell'omicidio di Antonio Ranieri avvenuto venerdì a Montauro. Il presunto omicida dovrà, infatti, rispondere di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.

 

Per lui già da sabato si sono aperte le porte del carcere e qui domani si terrà l'interrogatorio davanti al Gip del Tribunale di Catanzaro, Pietro  Carè.

 

Luana Costa