Ergastolo per Ezio Perfidio ed 8 anni di reclusione per Francesco Perfidio, entrambi di Nicotera. Questa la richiesta di pena del pm della Procura di Vibo Valentia, Filomena Aliberti, nel processo in abbreviato per l’omicidio di Stefano Piperno, il giovane educatore di Nicotera ucciso il 19 giugno 2018. Alla richiesta si sono associati i difensori di parte civile, gli avvocati Nicodemo Gentile ed Antonio Cozza. Il processo si sta svolgendo con rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Vibo Valentia, Tiziana Macrì. Secondo l’accusa, sarebbe stato Ezio Perfidio a sparare al coetaneo Stefano Piperno alcuni colpi di fucile. Il padre Francesco sarebbe stato invece presente al momento dell’omicidio.

 

A queste conclusioni è giunta la Procura di Vibo Valentia sulla scorta di un’indagine dei carabinieri del Nucleo operativo di Tropea (guidati dal maggiore Dario Solito), del Nucleo investigativo di Vibo Valentia (guidati dal maggiore Valerio Palmieri), del Ris di Messina e della sezione “Crimini violenti” del Ros (diretti dal colonnello Paolo Vincenzone), che ritengono l’omicidio aggravato dai futili motivi. Il movente del delitto sarebbe invece da ricercare nelle pressanti richieste della vittima finalizzate ad ottenere dello stupefacente del tipo cocaina, pur avendo maturato debiti pregressi con gli aggressori. Francesco Perfidio è accusato dei reati di distruzione di cadavere, detenzione di armi oltre ad un’ipotesi aggravata di spaccio di sostanza stupefacente. Dopo le richieste di pena del pm, è seguito un lungo intervento di due ore dell’avvocato Francesco Sabatino che ha ripercorso l’indagine contestando gli elementi a carico dei propri assistiti. Il gup Tiziana Macri ha rinviato al 21 novembre per repliche e sentenza.