VIDEO | L’agguato questa mattina in una strada di campagna mentre la vittima era in auto a Prateria, nel Reggino, al confine con la provincia di Vibo. Il giovane faceva il boscaiolo. Si indaga nella sua attività
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Sul luogo dell’omicidio restano le tracce del nastro che i carabinieri hanno apposto per delimitare la scena del crimine e un cartello che indica la presenza di telecamere. È su questa strada, che poco prima delle 8 di questa mattina è stato freddato a colpi di fucile Domenico Oppedisano, boscaiolo di 24 anni di San Pietro di Caridà, paese al confine tra le province di Reggio e Vibo.
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Il killer, probabilmente nascosto tra la fitta vegetazione, lo ha centrato in pieno volto mentre in auto stava raggiungendo località Prateria dove lavorava come boscaiolo e dove viveva il padre. «Ogni mattina era qui con suo padre. Noi la legna l'acquistavamo da lui», conferma una vicina di casa che aggiunge: «Era un bravo ragazzo, un lavoratore».
Domenico era sposato, aveva una bimba di appena un anno. Con la famiglia si era trasferito nella vicina Monsoreto, frazione di Dinami, nel Vibonese. «Da casa al lavoro e dal lavoro a casa. Mio nipote era un bravo ragazzo», dice la zia paterna ancora sotto choc per l’accaduto. Non si dà pace, chiede giustizia. «Non si può morire a 24 anni. Hanno ucciso un innocente». Il giovane è morto durante il trasporto all’ospedale di Polistena.
Un possibile regolamento dei conti legato alla sua attività lavorativa una delle ipotesi battute dagli inquirenti che indagano per ricostruire il movente e risalire all’autore o agli autori dell'omicidio. Oppedisano risulta essere incensurato.