Sono stati disposti nuovi accertamenti sui vestiti di Lisa Gabriele, la 22enne, uccisa e fatta ritrovare in un bosco a Montalto Uffugo, nel gennaio del 2005, nell'ambito della riapertura delle indagini sulla morte della giovane di Rose, scattata grazie a un esposto della famiglia e a una lettera anonima.

Gli elementi che non tornano

Il corpo di Lisa Gabriele fu fatto ritrovare in un bosco di Montalto Uffugo, a pochi chilometri da Cosenza, con accanto degli psicofarmaci, delle bottiglie di whisky e un biglietto di addio. A seguito della riapertura del caso, l’esame autoptico stabilì che la giovane non aveva bevuto e non aveva assunto farmaci o droga ma sarebbe stata soffocata, forse con un cuscino, in un altro luogo e poi portata nel bosco a bordo di un’auto e abbandonata. Inoltre, la perizia calligrafica stabilì che il biglietto era stato scritto da qualcun altro.

Whisky comprato sulla Statale 107

Le indagini sul caso di Lisa non si sono fermate e oggi i carabinieri sono arrivati a stabilire che le due bottiglie di whisky sono state acquistate in un supermercato che si trova lungo la statale 107 per Paola e che il farmaco ritrovato sulla scena del delitto è benzodiazepina, molecola non facile da reperire senza prescrizione medica o la complicità di qualcuno del settore.

Raccolte diverse testimonianze

Inoltre, nell’auto furono rinvenute due scatole di farmaci, ma una prescrizione medica riferita ad una sola confezione. Infine, da quanto si apprende da fonti investigative, sarebbero diverse le persone interrogate nell’ultimo periodo, perché ritenute informate sui fatti e sulla vita della giovane.