Svolta clamorosa nel delitto di Cirò. Salvatore Fuscaldo ha confessato il delitto di Antonella Lettieri, la commessa di Cirò Marina brutalmente uccisa la sera dell’8 marzo nella sua abitazione di via Cilea. A rivelarlo in anteprima “Quarto Grado”, il programma in onda su Rete quattro condotto da Gianluigi Nuzzi.


L’uomo avrebbe ammesso di aver ucciso Antonella al pm Alfredo Manca che coordina le indagini ricostruendo nel dettaglio la dinamica del delitto e rivelando di aver fatto tutto da solo. Sarebbe estranea dunque la moglie, Caterina, anche lei indagata, e attualmente in “autoesilio” in una cittadina a trenta chilometri da Cirò.

 

La dinamica. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sono circa le 20.18 quando Antonella quella tragica sera dell'8 marzo viene aggredita da Salvatore che si trova già all'interno dell'abitazione dove la 42enne viveva da sola. La donna, di rientro dal lavoro, varca l’ingresso e va verso la cucina.  Qui si trova davanti lui che le si avventa contro come una belva. Dodici i fendenti inferti con una lama, venti con un corpo contundente. Il delitto si consuma in pochi minuti, quei pochi minuti in cui Antonella cerca in tutti i modi di aggrapparsi alla vita lottando con tutte le sue forze contro il suo aggressore. Invano.

 

Dopo l'efferato delitto, Salvatore corre a casa, si lava nel bagno di servizio, si toglie i vestiti e raggiunge i familiari al piano superiore. Qui cena e guarda un film d’azione. Di quest'ultimi movimenti avrebbe riferito agli inquirenti il figlio del presunto omicida, Francesco. 


Il movente. Fin da subito Salvatore cerca di depistare gli inquirenti cercando di addossare i sospetti su altre persone, in particolare su un corteggiatore di Antonella, Francesco, anche lui finito nel registro degli indagati nelle ore successive al delitto. A scatenare la furia omicida dell'uomo potrebbe essere stata la folle gelosia che nutriva nei confronti della donna? Il 7 marzo, giorno del suo compleanno, Antonella riceve al negozio un bouquet di fiori dal suo spasimante. Sono stati i fiori, e il pensiero che quel regalo testimoniasse forse un legame sentimentale tra i due, a scatenare la rabbia omicida di Salvatore? Quello stesso bouquet fu rinvenuto dagli inquirenti anche sulla scena del crimine la mattina del 9 marzo quando Antonella fu ritrovata esanime in una pozza di sangue.

 

Omicidio premeditato? Rimangono ancora aperti molti gli interrogativi. Quando la casa di Antonella è stata messa a soqquadro? Salvatore è tornato all’alba del giorno successivo nella casa della commessa o la finta rapina è stata inscenata prima del delitto? In quest’ultimo caso si aprirebbe uno scenario ancora più inquietante. L’omicidio della commessa di Cirò sarebbe premeditato.