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Trent’anni di reclusione. È questa la condanna inflitta dal giudice dell’udienza preliminare a Salvatore Fuscaldo, il bracciante agricolo, 50 anni, che ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato, accusato dell’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa di Cirò Marina brutalmente uccisa la sera dell’8 marzo nella sua abitazione di via Cilea. Accolta dunque la richiesta avanzata dal pubblico ministero Alfredo Manca a conclusione della sua requisitoria nel processo.
Uccisa il giorno delle Festa delle donne
42 anni, Antonella Lettieri è stata uccisa nel giorno della Festa delle donne. A trovarla in una pozza di sangue, la mattina seguente, è stato il fratello recatosi a casa sua dopo che la sorella non l'aveva vista arrivare al negozio dove lavorava. Dodici i fendenti inferti con una lama, venti con un corpo contundente. Un delitto consumato in pochi minuti, quei pochi minuti in cui Antonella ha cercato disperatamente di aggrapparsi alla vita lottando con tutte le sue forze contro il suo aggressore.
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Le indagini
Le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Crotone, quelli della compagnia di Cirò Marina, ai quali si sono aggiunti gli specialisti del Ris di Messina, hanno fin da subito seguito una pista precisa, una pista che portava ad una coppia di coniugi, vicini di casa di Antonella Lettieri, con la quale la donna aveva un rapporto di amicizia e che frequentava assiduamente. Il Ris ha perquisito la loro abitazione, prelevato indumenti e campioni del Dna. Il cerchio si è chiuso in poco tempo con l'arresto proprio del vicino di casa.