È di un morto e due feriti gravi, il bilancio di una sparatoria che si è verificata intorno alle 19 in pieno centro a Lamezia Terme. La vittima, raggiunta da numerosi colpi di pistola, é Luigi Trovato, di 52 anni, considerato dagli investigatori vicino ad ambienti di 'ndrangheta, poiché coinvolto nell'operazione contro il clan Giampà del 2013 denominata Perseo.  Luigi Trovato all'epoca dei fatti venne ritenuto responsabile di associazione mafiosa. Fu poi assolto in Cassazione nel 2021

L'agguato

Feriti in modo grave il fratello Luciano, di 37 anni, anch'egli noto alle forze dell'ordine, ed una terza persona, Pasquale D'Angela, di 34, che era in compagnia dei fratelli Trovato a bodo di un'automobile. L'agguato é stato compiuto in piazza Borrelli, nel centro cittadino. A sparare almeno due persone. I due feriti sono stati portati nell'ospedale di Lamezia Terme e ricoverati entrambi con prognosi riservata. Le loro condizioni, comunque, non sono giudicate gravi a tal punto da ipotizzare un pericolo di vita, anche se i sanitari, in questo senso, si mantengono cauti. Non é escluso, dunque, che l'obiettivo dell'agguato fosse, in realtà, Luigi Trovato, contro il quale é stata indirizzata la gran parte dei colpi di pistola sparati dalle due persone che lo hanno messo in atto. 

Le indagini, due persone fermate

La zona in cui é avvenuto il fatto é a poche decine di metri dal palazzo di giustizia. I carabinieri, insieme alla polizia, stanno sentendo, nel tentativo di acquisire informazioni sulla dinamica di quanto é accaduto, i titolari dei negozi che si trovano in piazza Porcelli, dove é stato compiuto l'agguato. Le due persone che hanno messo in atto l'agguato, secondo quanto si é appreso, indossavano dei passamontagna per evitare di essere identificati con l'ausilio delle numerose telecamere del sistema di videosorveglianza che sono collocate nella zona in cui é avvenuto l'omicidio e si sono allontanati a bordo di un'automobile. Entrambi erano armati di pistola. In tarda serata, poi, i due sospetti sono stati individuati e fermati.

Di scarso aiuto per le indagini, secondo quanto si é appreso, pare siano state le dichiarazioni testimoniali delle numerose persone che si trovavano nel momento dell'agguato in piazza Borrelli, molto frequentata sia di giorno che nelle ore serali e zona di intenso passaggio per pedoni ed automobilisti.

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