Lui, lei e l’altro.  Sarebbe questa la dinamica al centro dell’omicidio di un artigiano di origini lametine, Aldo Gualtieri, residente da anni con la moglie un paesino in provincia di Treviso e ritrovato morto, carbonizzato, a Possagno.


I carabinieri hanno fermato la moglie, Lucia Lo Gatto, anche essa lametina, di 41 anni,  e Manuel Palazzo, 27 anni, che con la donna intratteneva da tempo una relazione, facilitata dal fatto che il ragazzo abitava sullo stesso pianerottolo della famiglia lametina. I militari hanno individuato in un coltello l’arma del delitto e stanno ora procedendo a tappeto con rilievi ed indagini per ricostruire la dinamica esatta dell’omicidio.


Tra i due coniugi sembra che da tempo le cose non andassero più bene, tanto che più di una volta sarebbero dovuti intervenire i servizi sociali a sedare le loro liti. Secondo quanto riportato dalla stampa locale Gualtieri sarebbe stato ucciso in casa sua sabato sera all’apice di una violenta lite sentita anche dai condomini. Domenica i due amanti lo avrebbero caricato in macchina e trasportato a Possagno dove avrebbero sepolto e bruciato il cadavere per occultarlo. A mettere nei guai la donna sarebbe stata però la testimonianza di un meccanico che domenica mattina aveva ricevuto una richiesta di aiuto proprio dal sentiero in cui è stato ritrovato il corpo, da un giovane con l’auto in panne in cui ha riconosciuto Manuel Palazzo.  


Bisognerà ora attendere l’esito dell’autopsia per stabilire l’esatta causa del decesso. La procura sta indagando per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. I due, arrestati a Romano d’Ezzelino, sono per ora chiusi in un ermetico silenzio. Lui è rinchiuso in carcere a Treviso, lei a Venezia.