Un contadino della Sibaritide sarebbe il testimone oculare dell’omicidio del piccolo Cocò Campolongo del nonno Giuseppe Iannicelli e della sua compagna compagna Ibtissam Touss. Il contadino, secondo quanto riportato sul Quotidiano del sud, sarebbe il testimone oculare di questa triste vicenda in quanto avrebbe visto un fuoristrada seguito dalla Fiat Punto di Iannicelli e altre due autovetture, giungere nel luogo dove, tre giorni dopo si sarebbero trovati i corpi carbonizzati. Iannicelli sarebbe sceso dal proprio veicolo, imitato dal conducente del fuoristrada che, a bruciapelo, gli avrebbe piazzato due pallottole in testa per poi fuggire a bordo della sua autovettura seguito dalle altre due.


Il testimone avrebbe individuato i killer in alcuni braccianti agricoli della zona. Ma, a detta del contadino, non sarebbero di nazionalità albanese. Questa precisazione si potrebbe rivelare di primaria importanza per le indagini dato che, in un primo momento, si era pensato ad un clan di origine albanese dedito al narcotraffico che si stava imponendo nella Piana di Sibari, quale mandante del triplice omicidio.