La donna ha confermato la versione secondo la quale avrebbe accoltellato il 75enne che pretendeva da lei prestazioni sessuali. La rea confessa ha riferito che la vittima in passato aveva installato telecamere all'interno del suo appartamento per controllarla
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È durato circa un’ora l’interrogatorio di garanzia di Tiziana Mirabelli, 47enne di Cosenza, rea confessa dell'omicidio di Rocco Gioffrè, 75 anni, ucciso il 14 febbraio scorso con un’arma da taglio al culmine di una lite avvenuta per motivi ancora tutti da accertare da parte degli investigatori e della procura di Cosenza.
La donna, rappresentata dall’avvocato Cristian Cristiano, è stata sentita dal giudice per le indagini preliminari Alfredo Cosenza. Quest’ultimo dovrà decidere se applicare la misura della custodia in carcere, così come richiesta dal pm Maria Luigia d’Andrea e dal procuratore capo Mario Spagnuolo, o attenuare la stessa, visto che attualmente Tiziana Mirabelli si trova associata presso la sezione femminile del carcere di Castrovillari.
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Nel corso dell’attività odierna sono comunque emerse ulteriori novità. La prima riguarda le ferite plurime alle dita delle due mani riportate dalla donna, alcune delle quali molto profonde. Da quanto si apprende, la mano destra presenterebbe lesioni a livello tendineo. Tutto ciò è stato chiesto che venga acquisito dalla procura di Cosenza al fine di avere una valutazione da parte dei consulenti medico-legali che nella giornata di domani eseguiranno l’autopsia sul corpo di Rocco Gioffrè.