L’udienza davanti al gup distrettuale di Reggio Calabria si è tenuta stamattina. I due imputati hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato, ma il giudice ha rigettato la richiesta. Alla sbarra anche il loro presunto complice Giuseppe Trapasso
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Rinvio a giudizio perché accusati di omicidio. Così ha deciso il gup del tribunale di Reggio Calabria nei confronti di Salvatore Figliuzzi, Ilaria Sturiale e Giuseppe Trapasso. I tre imputati dal 16 maggio prossimo si troveranno ad affrontare il processo con l’accusa di avere ucciso Agostino Ascone, l’agricoltore di Taurianova scomparso senza lasciare traccia il 27 dicembre 2021. Anzi, per meglio dire per gli inquirenti la traccia esiste e porta direttamente a sua moglie e al suo amante che con l’aiuto di Trapasso avrebbero ucciso e fatto scomparire il corpo.
Tornando all’udienza di oggi, dopo la costituzione delle parti, e costituzione delle parti civili presenti (comune di Taurianova, comune di Rosarno, genitori e sorelle di Agostino Ascone), gli imputati Figliuzzi e Sturiale, in videoconferenza rispettivamente dal carcere di Palmi e Messina, hanno chiesto di essere processati col rito abbreviato. La procura distrettuale di Reggio Calabria il pm di Palmi, insieme alle parti civili, si sono opposti evidenziando l’inammissibilità della richiesta, stante la contestazione di reati che prevedono l’ergastolo. Reato, quello di omicidio, aggravato dall’agevolazione alla ‘ndrangheta.
Pertanto, il gup ha rigettato la richiesta ed invitato le parti a concludere. Dopo la camera di consiglio il giudice per le indagini preliminare ha rinviato a giudizio per tutte le contestazioni i tre imputati. Il processo prenderà il via il 16 maggio prossimo davanti alla Corte d’assise di Palmi.
Il 27 dicembre 2021 l’agricoltore di Taurianova Agostino Ascone non faceva rientro a casa e la sua famiglia lanciava l’allarme denunciando la scomparsa ai carabinieri del popoloso centro della Piana di Gioia Tauro. L’11 aprile 2022 la svolta nelle indagini: i militari del gruppo carabinieri di Gioia Tauro eseguono un decreto di fermo nei confronti della moglie di Ascone, Ilaria Sturiale, di Salvatore Antonio Figliuzzi, legato alla donna da una relazione sentimentale, e di Giuseppe Trapasso, ritenuto complice dei due.
Una svolta giunta dopo pochi mesi di indagine, suffragata da numerose intercettazioni e il recupero delle immagini del sistema di videosorveglianza di un ristorante nel cui piazzale, secondo gli investigatori, Figliuzzi (ex marito della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola) avrebbe attirato in una trappola Ascone prima di ucciderlo con la complicità di Trapasso.
Per la Dda di Reggio Calabria «dal complesso delle intercettazioni emergeva che dietro al delitto ordito e realizzato in danno di Ascone Agostino vi era la degenerazione patologica di un rapporto di complicità tra Salvatore Antonio Figliuzzi ed Ilaria Sturiale».
Alcune settimane fa la procura aveva chiuso le indagini chiedendo il rinvio a giudizio per i tre imputati. Una richiesta che questa mattina il gup ha accolto Questa mattina.
Figliuzzi e Sturiale sono difesi dagli avvocati Giuseppe Pirozzo e Domenico Falanga, Trapasso dagli avvocati Giovanni De Stefano e Giorgio Daqua.
Il Comune di Rosarno è rappresentato dall’avvocato Rosario Casella, quello di Taurianova dall’avvocato Antonella Smiriglia Fava; Vincenzo Ascone e Santina Ascone dall’avvocato Pasquale Loiacono, Giuseppina Massara dall’avvocato Michele Ceruso, Alessandra Ascone da Ceruso e dall’avvocato Annunziata Modafferi, Alessandra Lucia Pia Ascone dall’avvocato Leda Badolati.