«Ho perso la testa». Con queste poche parole Alfonso Diletto avrebbe confessato l’omicidio della sua ex moglie Vincenza Ribecco. Il delitto, compiuto nella serata di ieri a San Leonardo di Cutro, è stato risolto in poche ore dai carabinieri di Crotone che hanno fermato all’alba di oggi il 60enne.

Alfonso Diletto, dopo avere concordato un incontro con l'ex moglie, dalla quale si era separato da poco più di un anno, si sarebbe presentato con una pistola (in foto) risultata poi detenuta e portata abusivamente, che ha utilizzato, secondo l'accusa, per uccidere la donna sparandole un solo colpo di pistola al cuore.

Vincenza Ribecco non avrebbe aperto all'uomo quando questi ha suonato il campanello, come si era ipotizzato in un primo tempo, ma è stata assassinata con un colpo di pistola che Diletto avrebbe sparato da dietro la porta finestra dell'abitazione, provocando la morte pressoché istantanea della donna, raggiunta dal proiettile al cuore.

Quando il figlio della coppia, che viveva con la madre, è arrivato a casa, ha visto la donna riversa sul pavimento e, dopo avere aperto la porta, ha tentato di soccorrerla. Una volta constatato che la donna non rispondeva, il giovane ha telefonato al 118. Il personale sanitario, nel momento in cui è arrivato sul posto, ha constatato però che la donna era già deceduta.

Probabile, secondo una prima ricostruzione, che la sua ex abbia rifiutato per l’ennesima volta la richiesta dell’uomo di tornare insieme e Diletto avrebbe fatto fuoco davanti al nuovo rifiuto. 

Il fermo è stato eseguito dai carabinieri a conclusione dell'interrogatorio al quale l'uomo è stato sottoposto nel corso della notte nella caserma della compagnia di Crotone dei carabinieri, nel corso del quale avrebbe confessato di avere ucciso la moglie al culmine di una discussione. Una confessione giunta intorno alle 2,30 di notte, quando ha capito che la sua versione non convinceva gli investigatori. La procura di Crotone lo ha ufficialmente incriminato per omicidio volontario premeditato.

«Ho perso la testa» avrebbe detto ai carabinieri che lo stavano interrogando. Quello sparo a bruciapelo con cui ha ucciso Vincenza Ribecco, però, dimostrerebbe che il suo era un piano pensato per punire la sua ex. Per questo, per lui l'accusa è di omicidio volontario premeditato. La pistola sarebbe stata rinvenuta dai carabinieri nelle campagne circostanti il paese.