Il gip Alfredo Cosenza non ha convalidato il fermo di Tiziana Mirabelli ma ha applicato all’indagata la misura cautelare della custodia in carcere. La donna, quindi, rimane reclusa nella sezione femminile della casa circondariale di Castrovillari. Il giudice ha condiviso le argomentazioni del pubblico ministero Maria Luigia D’Andrea e del procuratore capo Mario Spagnuolo. Nell’ordinanza si fa riferimento comunque alla possibilità di giungere a nuove valutazioni, che spetteranno alla procura, circa la veridicità del narrato offerto da Tiziana Mirabelli ai carabinieri di Cosenza.

L'autopsia sul corpo di Rocco Gioffrè

Nel momento in cui vi scriviamo è in corso l’autopsia sul corpo di Rocco Gioffrè, 75 anni, ucciso da Tiziana Mirabelli il 14 febbraio scorso nell’appartamento di lei. Il corpo è stato nascosto per sei giorni. Domenica poi la confessione della donna impegnata socialmente nella difesa dei diritti dei lavoratori delle cooperative sociali cosentine. L’esame autoptico è a cura dei medici legali Vannio Vercillo e Silvio Berardo Cavalcanti, a cui prende parte anche l’avvocato Francesco Gelsomino, quale difensore di parte civile.

Omicidio Gioffrè, ci sono due novità

Le novità riguardo l’inchiesta sull’omicidio di Rocco Gioffrè sono due. La prima è che venerdì prossimo i consulenti della procura di Cosenza andranno in carcere a Castrovillari per verificare se le ferite riportate da Tiziana Mirabelli siano compatibili con la dinamica omicidiaria descritta dalla donna agli inquirenti. Analizzeranno anche le lesioni profonde alla mano destra.

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