Eseguiti dalla polizia di stato nel corso della notte due fermi di indiziato di delitto nei confronti dei presunti autori a Corigliano-Rossano, dell'agguato ai danni di Antonio Barbieri, dello scorso 12 gennaio. Il 26enne, raggiunto da due colpi di pistola alla testa e trovato esanime seduto al posto di guida della sua automobile, una Mercedes con targa tedesca, in una zona periferica della città, è morto all'ospedale dell'Annunziata di Cosenza dopo quattro giorni di coma. I due giovani, Cristian Filadoro, 27 anni e Vincenzo Fornataro, 33 anni, nel corso dell'interrogatorio avrebbero confessato. Alla base del delitto, secondo le prime indiscrezioni, motivi sentimentali.

 

A sparare, secondo quanto riferito dagli inquirenti sarebbe stato Filadoro, il quale avrebbe affiancato la vittima, che si trovava sulla sua auto, con un'altra vettura guidata da Fornataro. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, fatta anche grazie alla visione delle immagini riprese da alcuni sistemi di videosorveglianza, Barbieri aveva poco prima avuto una discussione con la sua ex compagna, ora fidanzata del presunto killer, nella panetteria in cui la donna lavora. Dell'accaduto la donna aveva informato l'omicida che, in compagnia del complice, aveva raggiunto la vittima. 


Filadoro e Fornataro sono accusati di omicidio volontario in concorso oltre che di ricettazione in concorso. Al solo Filadoro è stato contestato anche il porto abusivo d'arma in concorso. 

  

 

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