Rilievi a tappetto, nuovamente, sia nella casa dell’unico indagato in carcere, Salvatore Fuscaldo che in quella dove viveva e dove è stata impietosamente uccisa Antonella Lettieri, la commessa quarantaduenne, ritrovata morta la mattina del nove marzo scorso a Cirò Marina.

 

A portarli avanti dal pomeriggio di ieri il Ris di Messina insieme ai carabinieri del comando provinciale di Crotone. “Un approfondimento e una conferma di carattere scientifico” ed “esigenze di carattere tecnico” spiega in una nota l’Arma, richiamata dalla Procura a mantenere il segreto sugli atti d’indagine.

 

Di certo c’è che dalla casa di Salvatore Fuscaldo sono stati portati via molti oggetti e ad essere esaminata in maniera certosina non è stata solo la parte dell’abitazione in cui di solito trascorreva le giornate il bracciante, ma anche quella destinata a moglie e figlio. Da tempo pare, infatti, che Fuscaldo e la moglie avessero in casa spazi separati e distanti.

 

Le operazioni di ieri potrebbero servire a rivelare proprio se anche la moglie abbia dato un contributo all’omicidio, visto che si sta irrobustendo giorno per giorno la pista secondo la quale ad agire sarebbero state più persone, magari in fasi consequenziali. Intanto, il colonnello Salvatore Gagliano tramite le telecamere di “Chi l’ha visto?” ha invitato a segnalare immediatamente ai carabinieri il ritrovamento di mazzi di chiavi, visto che quello di Antonella è sparito, e di possibili armi usate nel delitto. 

 

Tiziana Bagnato