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È stata eseguita nel pomeriggio di ieri l’autopsia sul corpo del dipendente delle Ferrovie della Calabria, Gregorio Mezzatesta, 54enne di Soveria Mannelli che lo scorso sabato è stato vittima di un agguato nella centralissima via Milano a Catanzaro. L’esame autoptico, eseguito dal medico legale dell’unità operativa di Medicina Legale del policlinico universitario Mater Domini, Maria Chiarelli, non ha però lasciato emergere elementi di novità rispetto al primo esame esterno eseguito sul corpo sul luogo dell’attentato nel corso della mattinata di sabato. Cinque i colpi di arma da fuoco che avrebbero attinto Gregorio Mezzatesta al capo e che avrebbero provocato una morte istantanea dovute alle ferite da arma da fuoco inferte.
Sul fronte delle indagini, invece, il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro non è ancora stato trasmesso alla Dda. Sul caso affidato al sostituto procuratore Paolo Petrolo sarebbero in corso valutazioni sul possibile collegamento dell’omicidio avvenuto a Catanzaro con l’agguato che nel gennaio del 2013 all’interno del bar “Reventino” di Decollatura costò la vita a Francesco Iannazzo 29 anni e Giovanni Vescio 36 anni. Per il delitto erano stati condannati Domenico e Giovanni Mezzatesta, rispettivamente fratello e nipote di Gregorio.
Luana Costa