VIDEO | Nel cuore della comunità montana del versante dello Stretto oggi ha perso la vita un agricoltore. Indagano i carabinieri. Il primo cittadino costernato esprime alla famiglia il cordoglio della popolazione ricordando che altri morti violente avevano turbato il borgo poco più di un anno fa (ASCOLTA L'AUDIO)
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Salma e veicolo hanno lasciato nel pomeriggio le campagne di Rosaniti, la contrada del piccolo comune di Calanna nel reggino dove stamane si è consumato l’agguato di cui è stato vittima il 62enne Bruno Provenzano.
L’agricoltore, già noto alle forze dell’ordine per piccoli fatti, è stato raggiunto da colpi di fucile in punti vitali mentre era alla guida del suo van bianco con il quale stava trasportando dell’erba. Presumibilmente, l’uomo era, dunque, alle prese con le sue consuete attività in campagna.
Ancora morti violente
Un risveglio doloroso per tutta la comunità di Calanna che si stringe attorno alla famiglia della vittima.
«In un paese di ottocento anime - sottolinea il sindaco di Calanna, Domenico Romeo - in tanti conoscevano Bruno, la sua dedizione alla famiglia, alla moglie alle figlie di cui ha sempre avuto cura. A loro ci stringiamo con grande affetto in questo momento di profondo dolore per una perdita causata, per altro, violenza così efferata. La nostra comunità è attonita. Poco più di un anno fa l’omicidio di due coniugi, uccisi per una questione di confini, e adesso questa nuova immane tragedia. Si tratta di gravi fatti di violenza, in un paese così piccolo, ai quali mai sarà possibile abituarsi e che toccano la nostra sicurezza: questo è un altro degli aspetti drammatici. Confidiamo nelle forze dell’ordine e nella magistratura affinché le indagini facciano al più presto chiarezza sulle responsabilità della morte di Bruno Provenzano», ha concluso il sindaco di Calanna, Domenico Romeo.
I rilievi e le indagini
La procura di Reggio Calabria indaga a tutto campo senza escludere, al momento, alcuna pista neppure quella mafiosa, viste le modalità dell’omicidio.
Utili a fare luce sull’accaduto saranno i rilievi dei Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, sul posto con il tenente colonnello Valerio Palmieri, capo del Nucleo investigativo, e con il capitano Marino. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Villa San Giovanni con il comandante Tommaso Settimio. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e dalla sostituta Giulia Scavello.