Dall'abbandono al rilancio turistico. È l'iniziativa imprenditoriale di una famiglia del Vibonese che ha deciso di investire a Bivona per realizzare un lido dove fino a poco tempo fa, regnava il degrado. Si chiama Palm Beach, ed è l’unica area attrezzata presente nella frazione marinara di Vibo Valentia. Il lido ha aperto i battenti pochi addietro dopo un iter burocratico lungo e farraginoso.

C’è il campo da beach volley, quello di calcio saponato, c’è il bar e una distesa di ombrelloni bianchi. E c’è pure una lunga passerella per facilitare l’accesso al mare.

Un’attenzione particolare nei confronti delle persone con disabilità che ha spinto il giovane gestore del lido ad un gesto di solidarietà. Offrire l’ombrellone gratuitamente alla signora Anna Maria, che nei giorni scorsi, attraverso il nostro network, ha denunciato le difficoltà di accesso alla spiaggia pubblica, dotata di una passerella che si ferma a metà.

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Francesco Colace, con l’aiuto della famiglia, ha realizzato il suo sogno. Creare un lido a Bivona. Un progetto che sta riscuotendo consensi poiché offre servizi lì dove fino a qualche mese fa c’era degrado e abbandono. «Desideriamo che Bivona torni ad essere una meta ambita del turismo. Che torni a splendere come in passato», l’auspicio di Francesco. Sulla questione delle passerelle per diversamente abili interviene Gianni Patania, segretario del sindacato Confasila,  che da tempo ha intrapreso una battaglia affinché tutti, normodotati e non, possano raggiungere il mare.  «È bello vedere un lido attrezzato che offre un servizio importante a tutti», dice Patania. «Sarebbe bello – conclude - se anche il pubblico riuscisse ad offrire una passerella adeguata per i disabili».