Olio e castagne in cambio della riduzione di una sanzione elevata per violazione in materia di sicurezza sul lavoro, pacchi alimentari per bisognosi andati ad appartenenti alla criminalità organizzata e molestie sessuali a una donna in cerca di un posto di lavoro per il figlio. Sono alcuni degli episodi documentati nell’inchiesta condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Crotone, che questa mattina hanno eseguito - a Petilia Policastro, Livorno e Catanzaro -  un’ordinanza di custodia cautelare applicativa della misura degli arresti domiciliari e del divieto di dimora nella provincia pitagorica emessa dal Gip di Crotone, nei confronti di 8 persone, ritenute responsabili, a vario titolo di peculato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione in atti giudiziari, soppressione, distruzione e occultamento di atti, concussione e violenza sessuale.

Le persone coinvolte

Tra loro anche il sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi, l’assessore Francesca Costanzo, finiti agli arresti domiciliari, e il direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Asp di Crotone, Domenico Tedesco, per il quale è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Crotone. Misura, quest’ultima, applicata anche all’imprenditore Palmo Garofalo, al consigliere comunale Antonio Curcio, all’assessore comunale Vincenzo Ierardi, a Marilena Curcio e al tecnico del Comune di Petilia Sebastiano Rocca.

Il provvedimento trae origine da una più ampia attività investigativa, condotta, dall’aprile 2018 al novembre 2020, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone, sotto la direzione della Procura Distrettuale di Catanzaro, e, successivamente, diretta e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Crotone. Giuseppe Capoccia e dal sostituto procuratore Dott. Alessandro Rho.

Il verbale aggiustato

In particolare, i militari dell’Arma hanno accertato un episodio di corruzione, verificatosi il 21 novembre del 2018, quando in un bar di Crotone il dirigente dell’Asp incontra due amministratori pubblici e un tecnico comunale del comune di Petilia Policastro, che – su mandato dello stesso Nicolazzi – gli consegnano olio e castagne per ottenere la modifica di un verbale redatto pochi giorni prima in un cantiere comunale in località Scardiati di Petilia Policastro, dove erano in corso lavori di pulizia cunette della strada interpoderale per conto proprio del comune. L’attività ispettiva dell’Asp aveva infatti rilevato violazioni in materia di tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, che erano costate una sanzione di 3mila euro.

«La modifica del verbale ispettivo (che era stato redatto in occasione dell’avvenuto controllo al cantiere) aveva comportato – annotano i carabinieri - una riduzione della relativa sanzione pecuniaria e un indebito vantaggio nell’ambito di due procedimenti penali instaurati presso la Procura della Repubblica di Crotone, per il Responsabile dei lavori e il titolare dell’impresa edile che stava svolgendo i lavori».

Pacchi per i poveri a criminalità organizzata

Secondo quanto emerso dalle indagini, inoltre, quattro degli indagati «in più occasioni e con ruoli diversi, dall’aprile al dicembre 2018, si sarebbero appropriati arbitrariamente o comunque hanno distratto dalle loro specifiche finalità alcune derrate alimentari rientranti nel cosiddetto progetto “Lotta alla povertà”».

L’iniziativa, frutto di una convenzione tra Comune di Petilia e Banco delle Opere di Carità, prevedeva la distribuzione di beni alimentari a persone indigenti, inserite in appositi elenchi. I pacchi spesa però non sarebbero invece stati distribuiti a soggetti bisognosi, ma ad amici, conoscenti e persino a persone appartenenti alla criminalità organizzata.

Molestie a una donna

Infine, i carabinieri hanno accertato anche un episodio di concussione e violenza sessuale, che si sarebbe consumato il 27 luglio 2018, quando una donna avrebbe subito molestie sessuali da parte del sindaco di Petlia Amedeo Nicolazzi al quale si era rivolta per trovare un posto di lavoro per il proprio figlio.