In una nota ufficiale la squadra veneta: «I valori dello sport e lo spirito di appartenenza, non possono mai diventare fonte di discriminazione territoriale, politica e di genere»
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«La società desidera dissociarsi con forza dalle frasi rivolte al piccolo tifoso cosentino». È quanto si legge in una nota diffusa dal Lanerossi Vicenza a seguito delle parole offensive che la giornalista Sara Pinna ha utilizzato, rivolgendosi a un bimbo che esultava per la vittoria del Cosenza, nel corso della puntata di Diretta Biancorossa andata in onda il 20 maggio sull’emittente locale TvA.
«In queste ultime ore – si legge nella nota -, sui mezzi di informazione nazionali e sui profili social, è stato posto all’attenzione del pubblico e stigmatizzato, uno scambio di battute avvenuto in una trasmissione sportiva che commenta le partite della nostra squadra, sull’emittente locale TvA Vicenza».
«Pur non essendo direttamente coinvolta – continua il comunicato del Vicenza -, ma essendo stata citata, la società desidera dissociarsi con forza dalle frasi rivolte al piccolo tifoso cosentino: i valori dello sport e lo spirito di appartenenza, non possono mai diventare fonte di discriminazione territoriale, politica e di genere. Anzi, come società appartenente al Gruppo OTB, siamo in possesso di policy molto attente a queste tematiche che perseguiamo e cerchiamo di infondere a tutti i nostri collaboratori.
«La società si augura che episodi simili non accadano più in futuro, né sugli spalti, né sui mezzi di informazione e spera di poter ospitare in futuro, allo stadio Romeo Menti, qualora vi dovessero essere nuove sfide tra LR Vicenza e Cosenza, il piccolo tifoso e la sua famiglia, per dimostrare che alcuni episodi spiacevoli non possono minare la reputazione e l’ospitalità della terra vicentina», conclude la nota della società veneta.
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