Un colpo di straccio per ripulire l’annerito portone del municipio di Platì, bersaglio nei giorni scorsi di una pesante intimidazione. A darlo il governatore della Calabria Roberto Occhiuto e il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, presenti nel borgo dell’Aspromonte ad un’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosario Sergi.

«Platì non è zona franca - ha detto il presidente della giunta regionale- ma è una comunità che ha gli stessi doveri e diritti degli altri cittadini italiani. L’ingresso in zona rossa non è stato punitivo. Spero di poter venire la prossima volta per dimostrare che la percentuale dei vaccinati è davvero cresciuta».

Per Nicola Morra «è necessaria una riflessione su quanto accaduto. Lo Stato siamo tutti noi, qui manca la cultura del dovere. Abbiamo l’obbligo di tornare qui e confrontarci con i ragazzi. Da qui deve partire un messaggio forte di sfida ad un modello culturale perdente».

A margine di un consiglio comunale aperto agli interventi delle istituzioni è stato approvato un documento sulle linee guida necessarie per costruire nuove strategie che possano dare forma alla più larga democrazia, sempre nel rispetto della legalità e contro la ‘ndrangheta.

«Ringrazio il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Morra – ha espresso il presidente del civico consesso platiese Paolo Ferrara - e tutte le autorità che hanno accolto il nostro invito perché con la loro presenza ci rafforzano nelle azioni di contrasto e incitano a vivere la quotidianità, ispirandoci ai principi delle regole. Platì vuole normalità, Platì ha il diritto di essere libera, libera di ricominciare».