Com’era ampiamente prevedibile, alla luce anche della funzione che il codice attribuisce all’udienza preliminare nonché per la complessità dei fatti ancorché risalenti nel tempo, siccome elaborati da una ricostruzione della Guardia di Finanza opinabile e per la estrema tecnicità dei reati connessi a vicende fallimentari, il giudice dell’udienza preliminare ha ritenuto necessario l’approfondimento dibattimentale ed ha quindi fissato per il 2 aprile 2020 la data dell’inizio del processo davanti al tribunale collegiale di Cosenza». Lo dichiara il sindaco Mario Occhiuto, con riferimento al rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta deciso dal Gup Francesco Branda, nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della Ofin.

Nessuna ricaduta politica

«Ovviamente, tale decisione non ha nessuna valenza di merito – ha aggiunto Occhiuto - e sono convinto anzi che le varie tesi deducibili in mia difesa in sede dibattimentale troveranno il dovuto accoglimento. A tal fine, ho ritenuto, pur avendone la possibilità, di non chiedere alcun differimento dell’udienza proprio per vedere quanto prima accertata la mia estraneità rispetto alle accuse mossemi. Il decreto di rinvio a giudizio – precisa Occhiuto – com’è noto non produce alcun effetto rispetto alla carica di sindaco né costituisce affatto impedimento per i futuri progetti politici in essere».