«La Calabria è una regione solidale con quelli che scappano da fame e guerra, lo è sempre stata. Ha accolto tanti migranti non solo in questa provincia. Io sono molto orgoglioso di governare una regione che ha sindaci e comunità che hanno avuto grande solidarietà verso chi ha bisogno». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a Cutro a margine della presentazione della Glass House che contiene ciò che resta della barca naufragata un anno fa davanti alla spiaggia di Steccato. Ma non solo: oltre al pezzo del caicco Summer love, anche oggetti raccolti sulla spiaggia come zaini, pigiamini, scarpe, biberon, una mela. Oggetti quotidiani di famiglie normali, di colpo scomparse, inghiottite dal mare adesso contenuti in una teca di vetro. Nella piazza antistante la Chiesa della Santissima Annunziata, è stata inaugurata anche l’opera d’arte “Per non dimenticare” dello scultore Antonio La Gamba.

Leggi anche

«È utile che tutti si accorgano e siano d'accordo sul fatto che le vite vanno innanzitutto salvate e il Mediterraneo non può essere un cimitero dei migranti», ha detto il governatore calabrese a un anno esatto dalla tragedia che ha provocato 94 morti e una decina di dispersi. Per Occhiuto «il piano Mattei è una buona idea, ma si tratta solo di 5 miliardi di euro quello che l'Italia può investire. Sarebbe utile che l'Europa facesse il suo gigantesco Piano Mattei e dare futuro ai Paesi da cui i migranti scappano». Sull'assenza dei superstiti e dei familiari delle vittime alle iniziative organizzate oggi dalla Regione a Cutro ad un anno dalla tragedia, Occhiuto ha detto che «sono stati fatti degli inviti pubblici».

Leggi anche

Spazio poi al tema dei ricongiungimenti. I sopravvissuti e i familiari delle vittime del naufragio di Cutro hanno accusato le istituzioni per la promessa mancata di essere riuniti con i propri familiari ancora nei campi profughi. E il governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto, pur premettendo che non si tratta di una sua competenza, si è detto disponibile a incontrarli: «Io sono disponibile a incontrare i familiari, anzi se posso mettere il mio ruolo di presidente della Regione a disposizione dei familiari per capire se effettivamente c'è un problema o c'è soltanto un equivoco, lo faccio volentieri. Credo sia doveroso da parte mia farlo. Sono assolutamente disponibile a qualsiasi incontro che serva a chiarire la situazione».

Leggi anche

Parlando a margine delle iniziative dalla Regione a Cutro, Occhiuto ha anche riferito le informazioni raccolte dal ministero dell'Interno: «Mi dicono che tutti quelli che hanno chiesto il ricongiungimento lo hanno avuto. C'è il problema di quelli che sono andati in Germania da quanto mi risulta perché non hanno il passaporto e quindi non possono venire in Italia. Mi risulta poi che ci sono 16 superstiti, a 5 è stato riconosciuto lo status di protezione speciale, ad altri 11 lo status di rifugiato che darebbe luogo al ricongiungimento. Secondo le informazioni del Ministero che ha raccolto i dati dalle Prefetture, ma sono latore di ciò che mi è stato detto, 11 non avrebbero fatto domanda e solo 1 di questi 11 avrebbe dato all'avvocato le carte per fare domanda». Per coloro che non hanno fatto domanda, ha proseguito, «pur non avendo competenze specifiche posso mettermi a disposizione per evitare che una tragedia che dovrebbe aver toccato tutti quanti nell'intimo diventi poi a distanza di un anno l'occasione per fare polemiche politiche».