Tra i motivi del blocco la mancanza di impianti. L'argomento ha portato allo scontro tra il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi e il consigliere regionale Pasqualina Straface (Fi)
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Emergenza “rifiuti”: la società Ekrò che gestisce l’impianto pubblico di Bucita ha sospeso i conferimenti della frazione indifferenziata a partire da da oggi 28 giugno. Le ragioni: mancanza di siti del sopravaglio da Rsu e la riduzione degli impianti di smaltimento individuati dalla Ekrò per il servizio opzionale ad un solo conferimento per la settimana in corso. Il tutto è contenuto in una missiva inviata dalla società crotonese (Ekrò) all’Ato di Cosenza, ai comuni della Sibaritide, al commissario straordinario Autorià rifiuti e risorse Idriche Bruno Gualtieri. Sulla questione “rifiuti” nel frattempo si accende uno scontro politico tra il sindaco in carica di Corigliano Rossano Flavio Stasi e il consigliere regionale di FI Pasqualina Straface.
Ad agitare lo scontro la rappresentante azzurra secondo la quale «l'Amministrazione Comunale di Corigliano Rossano ha il dovere morale e l'obbligo d'intervenire per porre fine a questa incresciosa situazione. Il Comune di Corigliano Rossano è stato autorizzato allo svolgimento delle funzioni di Centro di costo dell’Ato Cosenza e in particolare per ciò che riguarda l’impianto tecnologico. È già trascorsa oltre una settimana da questo importante atto, al quale ha fatto seguito solo un comunicato stampa del sindaco Flavio Stasi. Da quello che ci risulta, non è stato dato seguito ad alcun adempimento, da parte dell'ente locale, per tramutare le indicazioni pervenute dalla Regione in tangibili fatti. Il commissario, difatti, in via del tutto eccezionale, ha espressamente autorizzato l’apertura di un nuovo Centro di costo, al fine di fluidificare una parte delle procedure amministrative dell’Ambito territoriale provinciale.
Quello che ad oggi manca, dunque, è la concreta attivazione del Comune per alleviare i disagi e le difficoltà che affliggono i cittadini. Criticità determinate dalla mancata corresponsione nella tempistica necessaria, al gestore dell’impianto, delle risorse finanziarie che gli stessi Comuni dovrebbero versare periodicamente. Il sindaco non può più demandare ulteriormente le opportune soluzioni agli enti sovra-comunali. La Regione Calabria, precisa Straface, si è già ampiamente mossa, lo stesso deve fare lui adesso mettendo in moto i preposti uffici per realizzare il nuovo Centro di costo, non più procrastinabile».
Per il sindaco Stasi le responsabilità sono in capo alla regione
Pronta la replica del primo cittadino che ricorda come l’emergenza sia ormai ciclica ed atavica. «Partiamo dal presupposto che se la Calabria, la Provincia di Cosenza e la Sibaritide sono in emergenza rifiuti una volta ogni due mesi, la responsabilità quasi esclusiva è della Regione Calabria e della sua storica e palese incapacità di realizzare impiantistica adeguata, un ambito che è stato di esclusiva competenza dell’ente Regione per decenni e che è stata rifilata agli ATO - senza dargli nemmeno la personalità giuridica – per alcuni anni». L’amministratore, al fine di fronteggiare la situazione di caos ha emanato «più ordinanze d’emergenza assumendosi la responsabilità di utilizzare impianti e centri di stoccaggio, risparmiando ulteriori gravi disagi ai cittadini: senza queste ordinanze la situazione sarebbe stata decisamente peggiore».
Sulla questione del Centro di costo al Comune di Corigliano Rossano supplendosi al comune capoluogo di Cosenza notoriamente in dissesto «si tratta di una iniziativa esclusivamente dell’Amministrazione Comunale, una grande assunzione di responsabilità ed inedita nel panorama regionale, proposta all’ATO a maggio, ma che secondo le ormai consuete ricostruzioni farlocche della consigliera regionale Straface diventa una iniziativa del commissario regionale della settimana scorsa: è proprio il caso di dire “fantasia al potere”.
Passata una settimana dalla nota con la quale il commissario Gualtieri ha accettato la proposta dell’Amministrazione Comunale, che per altro dona al nostro ente responsabilità ma anche una nuova centralità, ci si stupisce del fatto che questa misura non abbia ancora risolto d’incanto i problemi amministrativi del sistema rifiuti, dimostrando – di fatto – di disconoscere anche l’ABC dei processi amministrativi». Il sindaco Stasi sottolinea come «le aziende hanno crediti nei confronti degli ATO accumulati da anni, mentre è elementare che il Centro di Costo potrà interessare soltanto il presente ed il futuro dei flussi finanziari; secondariamente la realizzazione del centro di costo implica non solo l’implementazione di un ufficio dedicato, ma anche e soprattutto l’attivazione di un percorso bancario dedicato esclusivamente all’ATO ed un formale passaggio di consegne della documentazione inerente a contratti e pagamenti, che ancora non è avvenuta anche visto lo sproporzionato carico di lavoro sulle spalle dell’ufficio tecnico dell’ATO, ovvero dell’unico tecnico che sta avendo il coraggio di svolgere questo ruolo». L’amministratore invita la Straface ad esercitare pressioni per giungere alla realizzazione degli impianti.