L’assessore regionale solleva dubbi sull’incendio avvenuto alcuni giorni fa e domato dai vigili del fuoco: non si esclude che sia stato doloso. Preoccupazione espressa anche da Pasqualina Straface
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L’incendio scoppiato nel cantiere del nuovo ospedale della Sibaritide, risalente a pochi giorni fa, ha riacceso i timori tra la popolazione e ha sollevato interrogativi sulla natura dell’incidente. Le fiamme, che hanno colpito materiali plastici e infrastrutture in costruzione, sono state domate dai vigili del fuoco ma hanno provocato danni significativi, rallentando ulteriormente un’opera ritenuta strategica per la sanità della Calabria e attesa da anni. La Procura ha aperto un’indagine per stabilire le cause dell’incendio, senza escludere alcuna ipotesi, inclusa quella dolosa.
L’assessore regionale Gianluca Gallo ha espresso con fermezza la propria posizione: «Se si tratta di un incendio di natura dolosa, sarà fondamentale assicurare alla giustizia gli autori di questo atto, che potrebbe rallentare un progetto straordinario per i cittadini della Sibaritide». Gallo ha ribadito che «nessuno riuscirà a bloccare la realizzazione di questa infrastruttura fondamentale».
Anche Pasqualina Straface, presidente della Commissione Sanità della Regione Calabria, ha manifestato preoccupazione e fiducia nel lavoro investigativo: «Sono in corso indagini per chiarire le circostanze dell’incidente, e i lavori proseguiranno a pieno regime per rispettare il cronoprogramma e garantire la consegna del nuovo ospedale della Sibaritide entro il 2026».