VIDEO | Il sindacato invita a superare i tatticismi politici e a impegnarsi seriamente. Sulla polemica espropri: «Capiamo le loro posizioni ma abbiamo diritto ad avere una strada sicura»
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Il progetto della nuova statale 106 Sibari-Coserie è nuovamente al centro del dibattito pubblico. Giuseppe Guido, segretario generale della Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno, ha manifestato il suo pieno appoggio: «Adesso è il momento di approvare il finanziamento e il progetto. Dobbiamo farlo per la nostra terra e in memoria delle numerose vittime che questa statale miete ogni giorno», ha affermato.
Sottolineando l'urgenza di procedere senza ulteriori ritardi, ha aggiunto: «Non è il tempo dei tatticismi, è il tempo di dire sì per iniziare i lavori nel 2025. Sento che le decisioni sono influenzate più da interessi politici che dal bene comune». Uno degli aspetti più dibattuti del progetto riguarda il viadotto urbano recentemente proposto, che ha sostituito un precedente rilevato.
Guido ha spiegato che questa soluzione è frutto di un dialogo costruttivo con l'amministrazione e Anas, non comprendendo le attuali resistenze. «Non capiamo perché ora si debba dire no a questo viadotto», ha dichiarato. «La narrazione che divide Corigliano da Schiavonea non è una motivazione valida per far perdere 300 milioni alla Calabria», ha aggiunto, invitando a considerare i benefici per tutta la regione. Rivolgendosi agli espropriati, Guido ha espresso solidarietà per la perdita dei loro terreni. «Capisco che vedersi portare via un pezzo di terra non sia piacevole. Tuttavia, anche loro, i loro figli e nipoti percorrono questa strada, e tutti abbiamo il diritto di avere una strada sicura», ha concluso, ribadendo che l'interesse pubblico deve prevalere su quello privato per il bene dello sviluppo infrastrutturale.