Venticinque chilometri da Crotone a Cutro. È questo il primo tracciato finanziato con i 220 milioni di euro stanziati nei giorni scorsi dal Comitato interministeriale per la programmazione e lo sviluppo sostenibile come anticipazione a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione (2021/2027) per la realizzazione della nuova statale 106 ionica di collegamento tra Catanzaro e Crotone.

Road map

Un progetto immediatamente cantierabile poiché vi è già lo studio di fattibilità economica che dovrà tramutarsi entro il 2023 in un progetto esecutivo. «Entro maggio 2022 dovrà essere completato lo studio di fattibilità economica. A dicembre 2022 dovrebbe completarsi l'iter del progetto definitivo per poi a giugno 2023 aver predisposto il progetto esecutivo» scandisce le scadenze il sindaco del Comune di Sellia Marina, Francesco Mauro, tra le 14 amministrazioni interessate alla realizzazione dell'opera.

Vigilare futuri finanziamenti

«Da qui al 2023 dobbiamo - aggiunge - continuare ad attenzionare l'opera al Governo affinché rifinanzi altri tratti per giungere al completamento». Si stima infatti che il costo complessivo dell'opera sia di 1 miliardo e 200 milioni di euro, il primo tratto - già finanziato - è fra i meno complessi in termini di realizzabilità poichè non comporta l'edificazione di viadotti e gallerie. «Si tratta di una strada di categoria B con quattro corsie e spartitraffico, certamente più sicura e che attraversa tutti i territori della Magna Grecia. Dobbiamo ritenerci al momento soddisfatti perchè si parte con questa prima tranche di finanziamento».

La strada della morte

La nuova 106 andrebbe infatti a sostituire la vecchia statale a due corsie che attraversa tutti i comuni della fascia ionica e ritenuta pericolosa a causa dell'alta incidenza di incidenti stradali. Lo studio di fattibilità tecnica e economica è stato già approvato nel giugno del 2021 nel corso di una riunione che ha visto coinvolti i 14 Comuni e le 2 Province attraversate dall'infrastruttura: «All'unanimità abbiamo deliberato l'approvazione del documento tecnico. Ma un altro passaggio importante compiuto dalle amministrazioni coinvolte è la deroga al dibattito pubblico per snellire il procedimento amministrativo e dare la possibilità ai tecnici di predisporre un progetto esecutivo entro giugno 2023. Da parte nostra c'è questa volontà politica affinché l'opera si faccia e si faccia il prima possibile».