Violenza in corsia

«Prima o poi ci scapperà il morto»: allarme all’ospedale di Reggio Calabria dopo la nuova aggressione

Paziente si scaglia contro medici e infermieri, fermato dai carabinieri. Il commissario del Gom Scaffidi: «Impossibile lavorare con serenità in queste condizioni»

58
di Elisa Barresi
28 agosto 2024
12:08
Ospedale Reggio, immagine di repertorio
Ospedale Reggio, immagine di repertorio

Nuova aggressione ai danni di sanitari all’interno dell’ospedale Gom di Reggio Calabria. Questa volta la furia di un paziente si è scatenata nel reparto di chirurgia vascolare. L’uomo, dalle prime ricostruzione, si sarebbe scagliato contro il personale sanitario per futili motivi. L’attesa del suo turno per la visita programmata avrebbe generato l’aggressione ai danni dei sanitari rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine. L’uomo è stato fermato e allontanato dal reparto. Adesso sarà sentito per ricostruire quanto accaduto.

Scaffidi: «Prima o poi ci scapperà il morto»

Sull’aggressione registrata quest’oggi al Gom è intervento – con una nota – il commissario straordinario Gianluigi Scaffidi.
«Oggi – racconta il manager – si è verificata l’ennesima aggressione al personale ospedaliero, stavolta al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, da parte di un soggetto che, prenotato per una visita specialistica alle ore 11.45 in Chirurgia Vascolare, alle 9.20 ha aggredito infermieri e medici. Non mi esprimo sui “motivi” in quanto a nessuno è concesso di aggredire per alcun motivo, né futile né serio, altre persone. Chiunque pone in essere tali comportamenti è al di fuori della società civile e non esistono giustificazioni di alcun tipo. L’aggressione è terminata con l’intervento dei Carabinieri, che intendiamo ringraziare per la tempestività e l’efficacia dell’azione, anch’essi aggrediti dal soggetto».
«Evidenzio – prosegue Scaffidi – che le ripetute aggressioni fanno venir meno la serenità lavorativa e, con essa, l’espressione della migliore capacità professionale. Inoltre, senza voler drammatizzare, sono purtroppo convinto che esista un serio rischio che, prima o poi, ci scappi il morto. Non intendo accodarmi al rito di quanti ripeteranno le solite cose senza che nulla cambi né, soprattutto, al solito auspicio per una maggiore tutela degli operatori sanitari in quanto occorrerebbe una militarizzazione degli ospedali, non solo Calabresi, cosa francamente impossibile».


«Il legislatore lavori all'efficacia di pene certe, immediate e severe: gli aggressori sono sempre identificati»

Il commissario dell’azienda ospedaliera, infine, si rivolge ai rappresentanti istituzionali di ogni parte politica affinché «lavorino celermente ad una decretazione legislativa d’urgenza che, ancorché di scarso impatto sul versante della prevenzione, possa consentire ampia efficacia per irrogare pene certe, immediate e severe - essendo gli aggressori sempre identificati - che costituiscono il migliore metodo preventivo possibile. Faccio appello all’Ordine professionale dei Medici, degli Infermieri, dei Tecnici e di tutte le figure che prestano servizio in Ospedale affinché si uniscano – conclude Scaffidi – anche attraverso le rappresentanze nazionali, a questa richiesta che ormai non può più essere ignorata se riteniamo di vivere in una società civile. Altrimenti domani… ci ritroveremo punto e daccapo».

Giornalista
GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top