«Amo molto questa terra, darò tutto me stesso per la Calabria». Così il nuovo prefetto di Catanzaro si è presentato questa mattina alla stampa. Castrese De Rosa, 65 anni, nato ad Arzano ma residente a Terni prende il posto di Enrico Ricci. De Rosa da oggi è a capo dell’ufficio territoriale del Governo di Catanzaro.

Si definisce un uomo del sud e un prefetto del dialogo: «Sono onorato di essere a Catanzaro e in Calabria. Sono un uomo del sud, ho origini napoletane, ho suoceri calabresi, mio figlio studia qui a Catanzaro» ha spiegato.

«Mi ritengo un prefetto del dialogo – ha aggiunto –, pragmatico che ama lavorare con le porte aperte, ricevere tutti. Una prefettura trasparente è quello che mi sento di promettere».

In precedenza ha ricoperto l’incarico di prefetto di Ravenna, area colpita nell’ultimo anno e mezzo da tre alluvioni. In Calabria ha già all’attivo una esperienza come componente della commissione straordinaria dopo lo scioglimento del Comune di Platì. Ha già incontrato il sindaco del Comune di Catanzaro, Nicola Fiorita, e il presidente della Provincia, Amedeo Mormile. 

«Sono una persona pragmatica, mi piace entrare subito nel cuore dei problemi. Girerò molto – ha anticipato – non mi piace essere un prefetto da scrivania. Ci sono 80 comuni, alcuni anche molto piccoli. Conto di fare dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica andando sui territori. È andando sui territori che si ha la possibilità di vedere, conoscere, ascoltare e imparare».

Nei prossimi giorni sono previsti incontri con la procura distrettuale e con i vertici delle forze dell’ordine. In cima alle priorità per il nuovo prefetto c’è «l’ordine e la sicurezza pubblica». «Garantire la tranquillità in questi territori è il primo obiettivo e poi la coesione sociale e istituzionale. I miracoli non li fa nessuno ma se si fa rete con le istituzioni si possono dare delle risposte».