L'allarme del sindacalista e oncologo Condemi: «Le prime vittime sono i farmacisti, ai cittadini servono risposte adeguate»
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Una nuova emergenza nell’emergenza? Nelle farmacie territoriali della Locride mancano da qualche giorno i farmaci salvavita. L'allarme è stato dato da un gruppo di cittadini, esasperati per i continui viaggi che sono costretti a fare per elemosinare medicinali che, a causa della carenza che ormai si protrae da molto tempo, vengono consegnati con il contagocce. Presso la farmacia territoriale di riferimento di Siderno, non vi sarebbero più scorte di medicine indispensabili per la sopravvivenza dei soggetti a rischio. Una situazione gravissima alla quale occorre porre rimedio già denunciata in passato dalla Uil Medici.
«Le prime vittime sono i farmacisti – spiega il sindacalista Giovanni Condemi – non sono necessari tecnici per comporre grandi commissioni. Bastano 2-3 persone adibite allo scopo, che conoscano bene i percorsi e le leggi da portare a termine». Per il sindacalista e oncologo l’inghippo è da individuare nella burocrazia lumaca, da cui il sistema sanitario calabrese è strangolato. «Bisogna snellire i tempi, ci sono le leggi per farlo, e noi non possiamo privare nella giusta tempistica i pazienti necessitate della molecola che serve. E’ necessario creare percorsi fisiologici in modo che la gente possa avere delle risposte adeguate».