Il Tribunale di Lamezia Terme, in composizione monocratica, ha condannato Raffaele Buoncore, 59 anni, di San Mango D’Aquino, a un anno e otto mesi di reclusione – per i reati di minaccia, violenza privata, lesioni personali e calunnia – e Vincenzo Buoncore, 52 anni, di Nocera Terinese, alla pena di dieci mesi per i reati di violenza privata e lesioni personali.
I due sono stati, inoltre, condannati a risarcire la parte civile, Vittorio Macchione, difeso dall’avvocato Aldo Ferraro.

La vicenda

Secondo l’accusa ad agosto 2017 Raffaele Buoncore avrebbe minacciato Macchione dicendogli «ti scanno». Successivamente i fratelli Buoncore si sarebbero posti davanti all’auto di Macchione, lo avrebbero preso dalle gambe e tirato fuori violentemente dalla vettura.
Dopo averlo afferrato per il collo lo avrebbero sbattuto a terra colpendolo più volte con calci e pugni all’addome e alla schiena. Aggressione interrotta solo dal sopraggiungere di una persona attratta dal suono del clacson azionato da Macchione.
Non pago, Raffaele Buoncore avrebbe querelato Macchione dai carabinieri di Lamezia Terme accusandolo di aver tentato di investirlo con la macchina.

Il giudice Rosario Aracri ha accolto la versione della parte offesa condannando i due Buoncore e stabilendo una provvisionale di 4000 euro a favore della parte offesa