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Animi agitati e tanta disperazione. Nocera è in ginocchio. Il mare questa mattina non si è limitato a “fare la voce grossa”, ma si è incanalato fino a penetrare nella cittadina allagandola. Utilizzando il ponte che bypassa la statale 18 è arrivato fino alle case e alle attività commerciali con danni al momento difficili da conteggiare. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri, municipale e dopo diverse ore anche la Protezione Civile. Ore di incertezza, di stasi in cui in tanti hanno perso le staffe: «Lo avevamo detto, lo avevamo segnalato – ha urlato il proprietario di un bar inabissato - che gli argini realizzati per preservare le coltivazioni di cipolle avrebbero compromesso la situazione».
«Che si faccia qualcosa, non è possibile si stia tutti fermi. I danni li abbiamo avuti tutti, ma qualcuno si muova e faccia qualcosa», urlava invece un altro cittadino. Le prime ore sono state, infatti, difficili da gestire. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine si è aspettato prima di intervenire, facendo aumentare il senso di impotenza da parte dei cittadini. Solo successivamente la situazione si è sbloccata con l’inizio degli interventi a tappeto da parte dei vigili del fuoco, specie per liberare coloro che erano rimasti bloccati in casa.
C’è poi anche chi ha fatto capire che forse, qualcosa poteva essere fatto: «E’ successo diverse volte nel passato – ha detto Mario Esposito, ex consigliere comunale di Nocera - è sempre la stessa cosa, si è cercato di dare l’allarme, ma purtroppo era già troppo tardi. Alcuni interventi dovrebbero essere di natura diversa. Ci sono problemi di dissesto e di adeguamento».