«Ill.mo Sig. Presidente, con riferimento all’imminente conferenza di servizi decisoria che si terrà il 26 giugno prossimo (domani ndr), il Comitato "Fuori i Veleni Crotone Vuole Vivere" chiede l’adozione di un provvedimento straordinario finalizzato alla sospensione degli effetti e dell’efficacia del nuovo piano dei rifiuti regionale». È così che inizia la lettera rivolta al presidente della Regione Occhiuto e che il Comitato ha consegnato in Prefettura a Crotone poco fa, assieme ad oltre 4.000 firme ed alle osservazioni che il sodalizio ha spedito a tutti gli enti interessati.

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C’erano Vincenzo Garrubba, l’ex deputata cinquestelle Elisabetta Barbuto, il dottore Franco Rocca, l’avvocato Antonio Leto, i consiglieri comunali Fabrizio Meo e Annamaria Cantafora ed altri attivisti del Comitato che sono stati ricevuti dal Capo di Gabinetto del prefetto Ferraro, il dottor Luigi Guerrieri, usciti attorno alle 11.30 dopo circa un’ora di incontro.

Il Comitato ha rappresentato che la richiesta rivolta al presidente Occhiuto che tecnicamente ha in capo il vincolo presente nel Paur in vigore che obbliga ancora oggi Eni a trasferire i rifiuti fuori regione, è «coerente con la mozione n. 58 del Consiglio Regionale del 22.06.2024 che impegna Occhiuto a coordinare l’insieme delle Istituzioni Calabresi tese a contrastare anche in sede giudiziaria il tentativo di Eni Rewind Spa di stravolgere il deliberato della conferenza dei servizi POB Fase 2; oltre che a sostenere in sede governativa, e nello specifico tramite il Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico, le ragioni delle normali pretese di tutela dei calabresi».

Il Comitato, ha riferito di aver inoltre chiesto di «proteggere la salute umana, e conservare la capacità di riproduzione dell'ecosistema vista la grave situazione sanitaria del territorio crotonese con una Valutazione Ambientale Strategica preventiva del territorio già sito SIN, sospendendo in via cautelare qualsiasi attività ed autorizzazione che non abbia scontato una valutazione complessiva, cumulativa, preventiva e precauzionale sulla salute e sulla vita dei crotonesi». Domani si aprirà infatti la Conferenza decisoria in Ministero ma con almeno 90 giorni previsti per legge per escutere ulteriori osservazioni e contestazioni che si prevede aprano ancora di più le crepe sul territorio che sia a livello comunale che regionale, risentono certo anche di equilibri politici che il trasversale Comitato sta cercando di stanare con ogni forma di azione istituzionale, politica e mediatica.