Giovedì scorso l'insediamento dell'organismo inviato dalla Prefettura per accertare eventuali infiltrazioni mafiose. Il primo cittadino decide ora di restare al suo posto
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Giuseppe Marasco ritira le sue dimissioni da sindaco di Nicotera. Una decisione che arriva a nemmeno una settimana dall'annuncio di voler rinunciare all'incarico di primo cittadino, dopo che al Comune si era insediata la commissione di accesso agli atti inviata dalla Prefettura di Vibo Valentia per accertare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nell'attività amministrativa dell'ente.
Mentre sulla cittadina del Vibonese aleggia il fantasma di un possibile quarto scioglimento per mafia (era già successo nel 2016, 2010 e 2005), Marasco decide dunque di rivestire i panni del sindaco e di non abbandonare la nave.
A spingerlo in questa direzione, spiega, sarebbero stati i tanti «messaggi di affetto e gli appelli accorati» ricevuti dai cittadini nicoteresi affinché non mollasse. Una vera e propria «ondata di solidarietà» la definisce, a cui non è «rimasto insensibile». Da qui la scelta di ritirare quelle dimissioni che aveva definito «irrevocabili» giovedì scorso.
Scelta che invero sembrava nell'aria già da qualche giorno e che è stata comunicata stasera da Marasco attraverso i social: «Dopo aver riflettuto a lungo, ed essermi confrontato con i componenti della maggioranza, ho deciso per spirito di servizio verso la comunità di revocare le dimissioni dalla carica di sindaco».