Il Tribunale di Lamezia Terme, in composizione monocratica, ha assolto, per non aver commesso il fatto, l’imprenditore di Soveria Mannelli, Giovanni Battista Mezzatesta, e la società Profiltek srl di cui Mezzatesta è amministratore unico, dalle accuse di truffa aggravata e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o documenti per operazioni inesistenti.

Secondo l’accusa, Mezzatesta avrebbe indicato nelle dichiarazioni annuali per il 2013, 2014 e 2015 delle fatture emesse dalla società Garcea srl per operazioni mai effettuate, per un totale di oltre 70mila euro.
Così facendo avrebbe indotto in errore Invitalia, ente erogatore di un contributo a fondo perduto “conto impianti” procurando alla sua società l’ingiusto profitto di oltre 200mila euro.

Al termine del processo, accolte le deduzioni difensive del professore Mario Murone, anche l’accusa ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. 

Fatture regolarmente emesse

I finanziamenti sottoposti a indagine concernevano la realizzazione di un capannone industriale al centro di un contratto di appalto tra la Profiltek srl ed un’altra società denominata Garcea srl.
Secondo il giudice Rosario Aracri le due società sono «soggetti giuridici regolarmente costituiti, effettivamente fornitori delle prestazioni concordate e regolarmente emittenti di fatture per la quota specifica di lavori realmente eseguita».

A questa conclusione, scrive il giudice, si è giunti esaminando la copiosa documentazione fiscale e contabile, costituita dalle fatture che le varie società hanno emesso nei confronti della Garcea srl che a sua volta fatturava alla Profiltek quale committente. La ricostruzione contabile che ha dimostrato la correttezza dell’operato della società è stata effettuata dal consulente di parte Dario Gaetano.
In sostanza «il contratto stipulato tra Profìltek e Garcea inquadrava quest’ultima come appaltatrice e "general contractor”, assumendo su di sé le funzioni di progettista, costruttore dell’opera, deputata e autorizzata a rivolgersi a terze società».

Smentita la truffa a Invitalia

Anche la truffa a Invitalia è stata «smentita dalle emergenze processuali».
«Anzitutto – si legge in sentenza –, il bando cui ha partecipato la società Profiltek srl concerneva la realizzazione di un capannone industriale nell’ambito di un progetto relativo alle energie rinnovabili. Come si è ampiamente motivato, le fatture prodotte dalla Profiltek srl, e relative a lavori effettivamente eseguiti dalla Garcea, seppur a loro volta inoltrate ad Invitalia, in alcun modo celavano una interposizione soggettiva di imprese, in quanto era la Garcea ad avere accentrato su di sé l’intera esecuzione dell’opera avvalendosi di altre società subappaltataci, fatturando direttamente alla Profiltek srl».

«Al contempo, come validamente rappresentalo dalla difesa nel corso della discussione – conclude il giudice –, la stessa Invitalia ha eseguito tutti i controlli prima di approvare il progetto e dare corso ai Sal (stato avanzamento lavori, ndr), ben potendo in quella sede far valer eventuali osservazioni o doglianze che non risultano essere state mosse».