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Nuovo triste evento, questa mattina, nel reparto di Ginecologia degli ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria. Per cause in corso di accertamento, infatti, un neonato è morto immediatamente dopo il parto. Comprensibili i momenti di sconforto dei familiari del piccolo. Dopo pochi minuti, gli uomini del posto fisso di polizia dei “Riuniti” sono giunti sul posto per espletare le procedure di rito ed avviare gli approfondimenti necessari per comprendere cosa sia effettivamente accaduto e quali siano state le cause che hanno condotto al decesso del neonato.
Non trovano alcuna conferma, invece, le indiscrezioni giornalistiche che parlano di caos e irruzione nel nosocomio reggino. Gli agenti, infatti, informati di quanto era appena accaduto hanno effettuato un intervento con la consueta professionalità e senza necessità di irrompere nel reparto o creare ulteriore tensione. Si è trattato di un atto dovuto, teso ad espletare i primi adempimenti relativi alle indagini.
I precedenti
C’è da dire che non è la prima volta che agli ospedali “Riuniti” accadono fatti simili. L’indagine “Malasanitas”, infatti, ha messo in luce come nel reparto di Ostretricia e Ginecologia, negli anni scorsi, diversi professionisti falsificassero – secondo la tesi accusatoria – le cartelle cliniche dei pazienti con vere e proprie narrazioni (intercettate dagli inquirenti) di orrori dentro il reparto. Una ricostruzione che è in questo momento al vaglio dei giudici del Tribunale di Reggio Calabria. E proprio questa vicenda ha acceso fortemente i riflettori su ogni singolo episodio che accade all’interno del nosocomio reggino. Occorrerà, però, attendere gli esiti degli accertamenti autoptici prima di poter parlare di un nuovo caso di malasanità.
Consolato Minniti